Disposto l’incidente probatorio per accertare le cause e le modalità della morte di Tony Drago, il caporale siracusano dell’ottavo reggimento Lancieri di Montebello di Roma trovato morto la mattina del 6 luglio 2014 nel cortile della caserma Sabatini. Vicenda per cui sono indagati otto militari.
Lo scorso 2 agosto, la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Angela Gerardi, che lo scorso aprile ha respinto la richiesta di archiviazione per la morte del giovane siracusano, ha fissato l’udienza per il prossimo 14 settembre alle ore 13 per conferire gli incarichi ai periti.
«L’udienza di giorno 14 – spiega a Meridionews l’avvocato Dario Riccioli – è importante perché rappresenta il momento non di arrivo, ma di partenza di una indagine che finalmente dirà la verità sulla morte di Tony Drago. Noi siamo fiduciosi – aggiunge – nel ritenere che l’esito di questa superperizia darà ragione alla nostra prospettazione e siamo soddisfatti dei periti nominati dalla gip che sono di primo ordine e che, quindi, certamente svolgeranno un lavoro impeccabile».
Per la parte medico-legale, il nominativo indicato dalla gip è quello del dottor Paolo Procaccianti, medico legale e direttore dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo che da oltre 40 anni lavora al fianco dei giudici del tribunale di Palermo. Altro incaricato è il dottor Federico Boffi, direttore tecnico capo fisico della Polizia di Stato che è anche stato audito in una seduta della commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro come esperto per chiarire la dinamica della strage di via Fani. Come periti di parte, invece, sono stati nominati il dottor Orazio Cascio come medico legale, e gli ingegneri Grazia La Cava e Oliver Giudice.
«È una superperizia perché coinvolge diversi ambiti scientifici – precisa il difensore Riccioli – dalla medicina legale alla cinematica, alla balistica. Verrà fatta una nuova consulenza medico-legale, previa riesumazione del corpo che si trova tumulato nel cimitero di Siracusa, e verrà anche riproposto l’esperimento giudiziario della piscina per verificare se, alle condizioni date, era possibile che Tony Drago cadesse a quella distanza dalla palazzina».
A sostenere da sempre la tesi, contraria a quella portata avanti dall’esercito, che il caporale non solo non si sia suicidato ma non sia nemmeno mai caduto da quella finestra è Rosaria Intranuovo, la mamma di Tony. «Io l’ho sempre saputo che Tony non si è ucciso e che la sua morte non è stata accidentale, infatti io dico che sicuramente i fatti e il tempo stanno cominciando a darmi ragione e sicuramente mi daranno ancora ragione».
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