La giornalista Debora Borgese è morta a 42 anni dopo una lunga malattia. Catanese, classe 1981, è stata nell’ufficio stampa del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno; prima era stata portavoce del sindaco di Aci Castello (nel Catanese). I primi passi nel mondo della comunicazione e dell’informazione, Borgese li muove davanti ai microfoni di Radio Fantastica nel 2010. […]
Foto di Debora Borgese su Facebook
È morta a 42 anni la giornalista Debora Borgese
La giornalista Debora Borgese è morta a 42 anni dopo una lunga malattia. Catanese, classe 1981, è stata nell’ufficio stampa del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno; prima era stata portavoce del sindaco di Aci Castello (nel Catanese).
I primi passi nel mondo della comunicazione e dell’informazione, Borgese li muove davanti ai microfoni di Radio Fantastica nel 2010. Stesso anno in cui, con un gruppo di amici, fonda Radio Velvet (la prima web radio online di Catania). Passa poi a Radio Zammù, la radio dell’Università di Catania. Nel frattempo, inizia anche a collaborare con alcune testate giornalistiche (da Lavika web a Viola post fino a Muzikult). Non solo musica, arte, cultura e spettacolo, Borgese inizia a occuparsi anche di cronaca e politica. Dal 2019 è stata anche direttrice responsabile de L’Urlo, dopo esserne stata redattrice per tre anni:
«Ciao Debora, vogliamo ricordarti sempre sorridente e combattiva», si legge sui diversi post già pubblicati su Facebook. Il social che lei stessa aveva utilizzato per raccontare la sua malattia con schiettezza. «Non ci sono parole per definire cosa sei stata nella vita di ognuno di noi. Sei sempre stata incredibile, anche questa volta».
«Non è semplice trovare le parole per esprimere ciò che si prova quando viene a mancare una persona a te cara, specie se questa è un vulcano che ti ha accompagnato sin dai primi passi da deputato regionale». Sono queste le parole che il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha scelto per l’ultimo saluto a Debora Borgese. «Qualche giorno fa, avevo fatto un post dove sottolineavo quanto sia importante ritagliarsi del tempo per se stessi. Debora ha lottato come solo lei sapeva fare per rimanere su questa terra – ha aggiunto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana – ma non ce l’ha fatta. Non facciamo altro che rimandare a domani quando non capiamo che la vita scivola via in fretta e va goduta momento dopo momento. Mancherai come non mai, che la terra ti sia lieve. Ciao Debora», ha concluso Galvagno.