Come abbiamo letto su repubblica palermo lo scorso tre maggio, la procura di catania sta valutando l'ipotesi di riaprire l'inchiesta sul giallo del dc 8 che la sera del 5 maggio 1972 si schiantò sul crinale di montagna longa, appena fuori palermo, causando 115 vittime. Sono emersi, infatti, nuovi elementi emersi grazie al lavoro della nipote di una delle vittime del disastro, erminia borzì, che di recente ha riesaminato tutti gli atti dellinchiesta assieme allo storico giuseppe casarrubea e allavvocato ernesto pino. Primo fra tutti, la foto che mostra tre fori sull'ala dell'areo e che sembrano quelli causati dall'entrata di grossi proiettili. Una foto che era passata inosservata e rimasta negli archivi fino a poco tempo fa. Così come era rimasto segreto che "quel pomeriggio del 1972 c'era una esercitazione della nato nei cieli siciliani" ha svelato lo storico casarrubea sulla base di alcuni atti dell'inchiesta, che come la foro, erano rimasti nei cassetti.
Montagna Longa:Dove sono i resti del Dc 8?
Come abbiamo letto su Repubblica Palermo lo scorso tre maggio, la Procura di Catania sta valutando l’ipotesi di riaprire l’inchiesta sul giallo del Dc 8 che la sera del 5 maggio 1972 si schiantò sul crinale di Montagna Longa, appena fuori Palermo, causando 115 vittime. Sono emersi, infatti, nuovi elementi emersi grazie al lavoro della nipote di una delle vittime del disastro, Erminia Borzì, che di recente ha riesaminato tutti gli atti dellinchiesta assieme allo storico Giuseppe Casarrubea e allavvocato Ernesto Pino. Primo fra tutti, la foto che mostra tre fori sull’ala dell’areo e che sembrano quelli causati dall’entrata di grossi proiettili. Una foto che era passata inosservata e rimasta negli archivi fino a poco tempo fa. Così come era rimasto segreto che “quel pomeriggio del 1972 c’era una esercitazione della Nato nei cieli siciliani” ha svelato lo storico Casarrubea sulla base di alcuni atti dell’inchiesta, che come la foro, erano rimasti nei cassetti.
Ma le sorprese non finiscono qua. Nessuno, almeno tra i parenti delle vittime, sa con esattezza dove siano conservati i resti del Dc 8. E così una di loro, Eleonora Fais, sorella di Angela, la giornalista che viaggiava su quell’areo maledetto, si è rivolta ad un legale palermitano, Andrea Piazza, per sollevare il caso. “Abbiamo scritto all’Enac per sapere dove sono conservati i resti del Dc 8” dice Piazza a LinkSicilia “sono già passati 5 giorni, ma non abbiamo ottenuto nessuna risposta”. Ma non erano a Pisa? “Non lo sappiamo con esattezza, se così fosse l’Enac lo confermerà. Finora, ripeto, non ci hanno risposto. Ci sembra giusto ritrovarli, anche solo per farne un simbolo della memoria. Vedremo che succede”. Il mistero continua.
Montagnalonga tra fascisti e Nato
Foto tratta da Repubblica Palermo.it