«Sto lavorando personalmente affinché l’area di Catania ospiti nei prossimi mesi il più grande polo produttivo italiano e, verosimilmente, uno dei più grandi poli europei per la tecnologia digitale. Tra l’altro siamo riusciti a realizzare un progetto pilota, insieme a Svezia e Polonia, per realizzare a Catania una mini fabbrica del futuro con undici multinazionali […]
Il ministro Urso incontra direzione e sindaci del GAL Terre di Aci. «Al lavoro per un grande polo produttivo»
«Sto lavorando personalmente affinché l’area di Catania ospiti nei prossimi mesi il più grande polo produttivo italiano e, verosimilmente, uno dei più grandi poli europei per la tecnologia digitale. Tra l’altro siamo riusciti a realizzare un progetto pilota, insieme a Svezia e Polonia, per realizzare a Catania una mini fabbrica del futuro con undici multinazionali e STMicroelectronics Catania alla guida». È solo uno dei tanti rilevanti passaggi comunicati dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel pomeriggio dello scorso 23 dicembre nella sala giunta del palazzo di città di Aci Catena, in occasione dell’incontro con la direzione del GAL Terre di Aci ed i sindaci dei cinque Comuni afferenti allo stesso. L’incontro istituzionale con il ministro Urso, verteva sulle possibilità di sviluppo del territorio e del patto territoriale delle Aci, comprensorio d’origine della stessa famiglia del ministro.
«Conosco la realtà territoriale produttiva, storica e culturale di questa terra: questo è un momento particolarmente impegnativo che può essere per i cittadini una grandissima opportunità – ha premesso. – Quando parlo di cittadini intendo non solo i cittadini delle Aci ma tutti i cittadini siciliani. Si tratta di un’opportunità che non si è mai presentata negli ultimi decenni e di cui ho parlato anche con il presidente della Regione Siciliana. Le risorse che abbiamo messo in campo per i prossimi mesi si orienteranno in maniera specifica sulle potenzialità ed opportunità produttive della Sicilia. Le condizioni geo politiche ed economiche rendono l’isola un punto di transito fondamentale di nuovi orientamenti europei. Il conflitto tra Russia ed Ucraina ha chiuso la frontiera orientale dell’Europea; un’Europa che era cresciuta verso Oriente negli ultimi 30 anni. Quel mondo che, ad oggi, non c’è più. Per cui, l’Europa dovrà necessariamente crescere e rifornirsi attraverso il Mediterraneo. Io stesso – ha aggiunto – sto lavorando per la realizzazione di alcuni elettrodotti marittimi che porteranno l’energia rinnovabile, realizzata in Africa, attraverso la rete elettrica siciliana fino ai grandi mercati del Nord Europa. Lo stesso discorso vale anche per le fibre ottiche che forniranno i dati per i grandi collegamenti tra Asia, Africa ed Europa. Insieme a questi grandi progetti di sviluppo varati dal Governo con il Piano Mattei, sussistite l’idea di fare dell’Africa il partner perfetto per l’Europa. Per questo è importante che la Sicilia diventi la terra della connettività, per ragioni sia geografiche sia, inevitabilmente, storiche. Anche nell’ottica della logica portuale, potrebbe rinascere Termini Imerese così come il porto di Augusta. Anche per lo scambio delle merci la Sicilia è fondamentale, per poter cogliere a pieno le potenzialità».
Per la Sicilia, inoltre, secondo il ministro si apriranno grandi scenari dal settore del fotovoltaico: «Con le risorse messe in campo, si svilupperà il più grande hub dedicato al fotovoltaico d’Europa proprio a Catania, grazie a fondi pari a 15 miliardi di euro. Consentirà di creare un piano di transizione 5.0. con il quale supportare le imprese che investiranno nei prossimi due anni: le risorse verranno investite in pannelli fotovoltaici ai fini dell’autoconsumo industriale d’impresa. La tecnologia green e la tecnologia digitale saranno le linee direttrici. È chiaro che il territorio dev’essere pronto per poter accogliere questi cambiamenti. La Sicilia può e dev’essere il centro di sviluppo, credendo in sé stessa».
A promuovere l’incontro con Urso ad Aci Catena, in particolare la sindaca ospitante e consigliera del GAL, Margherita Ferro: «Il GAL Terre di Aci mette in sinergia quelli che sono i territori con le proprie peculiarità. La realtà di Aci Catena, complessa e piena di sfaccettature, ribattezzata città dei Principi Riggio di Campofiorito, ha voglia di crescere e spendersi, conservando quell’unicità identitaria che punta alla rinascita della città puntando in primis sui bambini per un’educazione permanente, ma confidando sulla vicinanza dello Stato delle istituzioni. La scelta di invitare il Ministro Urso durante le festività non è un caso: il Natale costituisce una rigenerazione non solo a livello personale ma anche per le nostre comunità, che cerchiamo di tenere giorno dopo giorno unite, riprogrammando sinergicamente il futuro le nostre Aci sorelle».
Parole riprese anche dal sindaco di Acireale e presidente del GAL Terre di Aci, Roberto Barbagallo, che ha sottolineato come «il GAL sia uno strumento che ha ben lavorato, riconosciuto ai primi posti regionali per finanziamenti ottenuti grazie al team al lavoro giorno dopo giorno per il territorio. In un’ottica di futuro – ha evidenziato – bisogna pensare in sinergia per lo sviluppo unitario del territorio, per questo il nostro è un GAL dinamico che va ben oltre molte logiche particolari e superficiali».