Mila Spicola: “Riforma delle Province? Cittadini siciliani tenuti all’oscuro”

LA VICE SEGRETARIA REGIONALE DEL PD SICILIANO NON SEMBRA SODDISFATTA DELLA LEGGE IN DISCUSSIONE ALL’ARS. ANZI

“Con la riforma delle Province ci sono in ballo i servizi, le viabilità e tante altre cose che vanno a incidere sulla vita quotidiana delle persone. Ebbene, proprio le persone, sono state completamente tenute all’oscuro”.

Lo ha detto il vice segretario del PD siciliano, Mila Spicola, a margine dell’incontro regionale del partito a San Biagio Platani, in provincia di Agrigenro, con le realtà territoriali di questa provincia.

“La riforma delle Province, non per responsabilità di Crocetta – sottolinea Spicola – ma per l’assenza del Partito non si è mai discussa nemmeno negli organismi del PD, per questo, quanto prima, il segretario Fausto Raciti incontrerà il gruppo dei nostri deputati all’Ars per discuterne e avviare un discorso nel merito”.

Secondo Mila Spicola, la riforma “snaturata e astratta è stata calata in un’aula di deputati che ne fanno merce di scambio per altre finalità: un posto da assessore, una pratica, un interesse di parte o di Partito. Per cui, da occasione di innovazione e cambiamento, o di ottimizzazione delle risorse, è diventata una ‘zecca della regione’, uno stampar moneta inflazionata prima di nascere”.

“Diverso – aggiunge la vice segretario regionale del PD – doveva essere il metodo e il merito. Era necessario proporre più soluzioni negli organismi democratici che sono quelli dei quadri dei Partiti, farli discutere in assemblee o in gruppi qualificati, con esperti, amministratori locali, portatori d’interesse, confrontarsi in modo acceso e giungere a sintesi in quelle sedi. E solo dopo questo imprescindibile passaggio arrivare nelle commissioni all’Ars e poi in aula, forte di una discussione e del sostegno di un Partito forte e compatto, fatto non solo di deputati, ma di centinaia di militanti, di iscritti, di amministratori e di dirigenti”.

“Non sono nemmeno convinta – conclude Mila Spicola – che tutti e 90 i deputati che in queste ore si stanno azzuffando abbiano a cuore il merito della riforma in termini urbanistici e programmatici di assetto e governo del territorio, e abbiano compreso la differenza tra un’area metropolitana e una città metropolitana, o tra competenze diffuse o accentrate, o gli esiti di deleghe affidate o meno a enti o a consorzi”.


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