I partecipanti si sono dati appuntamento all’ingresso del porto, in via Amari, dove a decine, intonando il canto Bella ciao, tenendosi per mano hanno realizzato due cerchi concentrici confluiti poi in un unico «grande abbraccio tra i popoli», seguito da un lungo applauso
Migranti, flash mob a favore dell’accoglienza «Apriamo i porti contro Salvini e i confini»
Un flash mob di solidarietà per i migranti e contro il decreto Sicurezza è stato organizzato oggi a Palermo. La manifestazione è stata promossa dal Forum antirazzista, a cui hanno aderito una ventina di associazioni, nell’ambito delle iniziative organizzate in adesione alla settimana nazionale di mobilitazioni antirazzista. I partecipanti si sono dati appuntamento all’ingresso del porto, in via Amari, dove a decine, intonando il canto Bella ciao, tenendosi per mano, hanno realizzato due cerchi concentrici confluiti poi in un unico «grande abbraccio, a simboleggiare l’unione e l’accoglienza tra i popoli», seguito, infine, da un lungo applauso.
«Quello che si vuole con chiarezza denunciare, e non siamo soli in questo, è che il risultato di questo decreto è esattamente il contrario di quello che viene propagandato – si legge nei volantini distribuiti tra i partecipanti – un aumento delle situazioni di irregolarità, la negazione dei diritti umani e un clima di intolleranza acceso che trova nei migranti il capro espiatorio. Come, per trovare consenso elettorale invece di salvaguardare il diritto internazionale e le vite umane, si adotta la politica del ricatto e della chiusura dei porti». Numerosi i cartelli contro il ministro dell’Interno e il decreto Sicurezza ribattezzato, per l’occasione, (in)sicurezza: «Apriamo i porti, le menti e i cuori in accoglienza contro Salvini e tutti i confini», «sangue vostrum», e ancora «basta navi ostaggio, basta migranti morti in mare».
«Come diciamo da tempo, questo decreto crea più insicurezza che sicurezza, anzi siamo sicuri che l’intento sia proprio questo – ribadisce Fausta Ferruzza portavoce del Forum antirazzista Palermo – per provocare una reazione nella cittadinanza e chiedere una risposta di un governo forte. Una tendenza che è già in atto con provvedimenti razzisti adottati nei confronti dei migranti. Noi siamo qui oggi – ha aggiunto – anche per chiedere la liberazione delle imbarcazioni di salvataggio bloccate nei porti europei con pretesti inconsistenti, come la nave Sea Watch a Catania o nel caso dell’Aquarius».
Il corteo, aperto dallo striscione «Palermo antirazzista e antifascista, Palermo per accoglienza e solidarietà», è partito da alcuni istanti, diretto verso il Teatro Massimo, in piazza Verdi, attraverso via Crispi e via Cavour, con un passaggio simbolico davanti alla Prefettura del capoluogo.