Messina, si arricchisce il tour della street art Zona industriale a colori con opere di 12 artisti

Una galleria d’arte a cielo aperto, stratificata negli ultimi anni sui muri di edifici pubblici e privati, e che racconta miti, tradizioni e problemi di Messina. La città dello Stretto si candida a diventare una delle città italiane più all’avanguardia nel panorama nazionale della street art. Grazie all’iniziativa dal basso di tanti artisti, ma anche al progetto voluto dall’amministrazione Accorinti per colorare le pensiline della linea tranviaria che taglia la città da nord a sud. Adesso una nuova tappa si aggiunge nella zona industriale, grazie all’iniziativa di un’azienda di caffè. 

Messina diventa meta turistica per gli estimatori di questo genere artistico, molto apprezzato nelle capitali europee. Al punto che c’è già chi, arrivando in città, si ferma ad ammirare la zona del porto, tra le più degradate del capoluogo, ma che lentamente sta cambiando volto grazie alle opere lasciate dal noto writer Blu, e poi grazie al progetto Distrart, distretti di arte urbana, che ha lasciato magnifici e variopinti personaggi che raccontano ciascuno la loro storia. Sempre con Distrart le fermate del tram sono uscite dall’anonimato e chi percorre tutto il tragitto sulla linea ferrata, può conoscere, grazie alle opere degli artisti, miti e tradizioni di Messina: il suo passato, da Colapesce a Mata e Grifone, storici fondatori della città, fino alla contemporaneità con gli sbarchi dei migranti. 

Da qualche mese questo tour dell’arte si arricchisce di una nuova tappa, nella zona industriale, alla periferia sud della città. Qui Miscela d’Oro, un’azienda privata che commercializza caffè, ha scelto di festeggiare i suoi 70 anni facendo colorare i muri dello stabilimento con le opere di 12 street artist. Arte e Caffè a cielo aperto è il nome del progetto che ha visto la supervisione di Enrica Carnazza, già curatrice di Distrart. La famiglia Urbano, proprietaria del marchio, ha selezionato i bozzetti di dodici artisti, tutti sul tema del caffè

Tra questi anche la 30enne catanese Gabriella Accardo, che su un muro di 17 metri ha dipinto una scena di vita quotidiana dove una ragazza sta per bere il suo caffè. «Alle sue spalle – spiega l’autrice – legati da una scia cosmica ci sono tre poster che mostrano la costellazione della Moka, una mappa del mondo dove si coltiva il caffè e infine un planetario inventato dove i pianeti hanno la forma di chicchi di caffè. La scia si condensa nella tazzina di caffè, mentre il fumo che sale dalla tazza in semitrasparenza contiene la scritta: universal taste». Accardo ci ha impiegato più di 15 giorni per realizzare questo pannello. Un po’ meno tempo è servito a Stellario Di Blasi, 33 anni di Messina che ha lavorato su quattro muri. «Ho fatto un po’ di ricerche – spiega – e ho pensato di associare il tema del caffè allo yoga, unendo il piacere che ti da il gustare una tazzina alla rilassatezza che la disciplina produce». Ha preso così forma la figura di un uomo che al posto della testa ha un chicco di caffè e per corpo una moka in posizioni yoga. «I muri del nostro stabilimento erano sterili, una barriera tra noi e l’esterno – spiega Eliana Ferrara, responsabile marketing di Miscela d’oro – per festeggiare abbiamo pensato a qualcosa che durasse nel tempo e che fosse anche un regalo alla città». 

L’idea del tour della street art è diventata realtà lo scorso 22 giugno, quando il Centro senza frontiere – associazione attiva da cinque anni che mira alla sensibilizzazione nelle scuole, tra giovani universitari, insegnanti ed educatori, sui valori della pace, della solidarietà e dell’intercultura – ha promosso un giro tra le opere, con una guida d’eccezione: Enrica Carnazza, curatrice di Distrart e del progetto alla zona industriale. Grazie anche a un autobus messo a disposizione dall’Atm. Un momento unico che in futuro potrebbe essere replicato. 


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