Messina, nella giornata delle Forze armate il Sindaco Accorinti parla di pace e di lotta alla povertà. Mettendo in imbarazzo i militari

IL PRIMO CITTADINO, COSTITUZIONE TRA LE MANI, HA DETTO CHE LA SUA AMMINISTRAZIONE RIPUDIA LA GUERRA. NELL’ITALIA CHE FORAGGIA LE ‘MISSIONI DI PACE’ E ACQUISTA GLI F35 E UNA RIVOLUZIONE!

A Messina, nel giorno dedicato alle Forze Armate e al ricordo del 95esimo anniversario della fine della prima guerra mondiale il Sindaco, Renato Accorinti, espone la bandiera della pace e, Costituzione italiana tra le mani, ricorda che “l’Italia ripudia la guerra. Apriti cielo! (sotto, a  sinistra, foto del Sindaco di Messina Renato accorinti tratta da blitzquotidiano.it)

Parlare di pace in tempo di Banca centrale europea (Bce), di Fondo monetario internazionale (Fme) e di Unione europea controllata dalla Germania è troppo. Tanto più che il nostro Paese, in questi anni, è molto impegnato nelle ‘ossimoriche’ ‘missioni di pace’…

Insomma, ragazzi, si vede che questo Sindaco di Messina non è del PD. E’ un uomo di Sinistra. E oggi, a Messina, tutti hanno avuto la sensazione che non avrebbe nemmeno bombardato il Kosovo…

Vestito, come sempre, con l’inseparabile maglietta Free Tibet, il Sindaco Accorinti ha ricordato i partigiani, ha citato, a tal proposito, l’ex presidente della Repubblica, Sandro Pertini. Per concludere che bisogna diminuire i fondi per le Forze Armate e chiudere gli arsenali. Tutto questo nel giorno in cui l’Italia ‘festeggia’ le forza armate!

“Si svuotino gli arsenali, strumenti di morte – ha dichiarato il Sindaco, rivolgendo anche un appello ai sindaci di tutti i comuni italiani – e si colmino i granai, fonte di vita. Il monito che lanciava Sandro Pertini sembra ancora ad oggi cadere nel vuoto. Nulla da allora è cambiato. L’Italia, Paese che per la Costituzione ripudia la guerra, continua a finanziare la corsa agli armamenti ed a sottrarre drasticamente preziose e necessarie risorse per le spese sociali, la scuola, i beni culturali, la sicurezza”.

Il Sindaco di Messina ha ricordato ‘Il rapporto 2013 dell’Archivio Disarmo sulla spesa militare in Italia‘. E ha ricordato come l’Italia mettendo assieme l’anno in corso, il 2014 e il 2015, spenderà “oltre 20 miliardi di euro per il comparto militare (oltre un ulteriore miliardo per le missioni internazionali) a fronte di una drammatica crescita della povertà sociale”.

Ai guerrafondai, Accorinti ha segnalato il ‘Rapporto sulla povertà’ 2013. Ovviamente in Italia. Dove si legge che nel nostro disastrato Paese, che compra costosissime armi e finanzia costosissime ‘missioni di pace’, ci sono  9 milioni 563 mila persone in carne ed ossa (pari al 15,8 % della popolazione) che vivono al di sotto della linea di povertà.

“Di questi – ha aggiunto il Sindaco della Città dello Stretto – 4 milioni 814 mila (ossia 1’8%) sopravvivono in condizioni di povertà assoluta, cioè impossibilitati ad acquisire i beni di prima necessità”. 

“In questo drammatico quadro nazionale – ha detto Accorinti – la Sicilia diventa emblema di questa progressiva campagna di militarizzazione italiana”.

“La nostra isola – ha proseguito il Sindaco di Messina – rischia di diventare una portaerei del Mediterraneo: una base dalla quale fare partire strumenti di morte e controllare con tecnologie satellitari (Muos) i Paesi stranieri. Anche l’arrivo dei flussi migratori è vissuto come un problema di ordine pubblico da affrontare con le forze armate, da circoscrivere in ghetti, lontani dagli sguardi della popolazione italiana, dove non sempre sono garantiti diritti e giustizia. Non si può rimuovere dalla memoria collettiva, quasi esorcizzando, un secolo di lotte del movimento operaio per la pace e il lavoro, il disarmo e la giustizia sociale”.

“Questa Amministrazione – ha detto – appoggia quelle lotte e quegli ideali. Questa Amministrazione dice ‘Sì’ al disarmo. Questa Amministrazione, fedele alla Costituzione Italiana, dichiara il proprio ‘No’ a tutte le guerre e difende il diritto di emigrare, ribadendo il massimo impegno nella ricerca di soluzioni di accoglienza idonee per i fratelli migranti giunti di recente a Messina”.

Il Sindaco che qualche giorno fa si è rifiutato di allestire una tendopoli per gli immigrati, ha ricordato che”Messina e la Sicilia, da sempre, hanno avuto una grande opportunità in quanto crocevia di diverse culture e religioni; le diversità arricchiscono tutti e oggi vogliamo rilanciare un processo di pace dalla nostra terra e dal nostro mare per l’umanità”.

Un discorso, quello del sindaco Accorinti, che non è piaciuto al Comandante Interregionale Carabinieri “Culqualber”, generale Ugo Zottin, che seguito dal comandante provinciale, Colonnello Spagnol, ha abbandonato la cerimonia.

E’ evidente che il discorso del Sindaco non deve essere andato a genio ai militari.


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