Il piccolo è stato staccato dal respiratore e nel pomeriggio verrà sottoposto ad altri esami. Accanto a lui ha la mamma, mentre il padre non ha lasciato l'ospedale. È lui che ieri, di ritorno dall'auto, ha notato il figlio galleggiare. Fondamentale l'intervento di due soccorritori del 118 e di un medico liberi dal servizio
Messina, migliorano le condizioni del bimbo salvato Avrebbe risposto agli stimoli e riconosciuto la madre
Sono in netto miglioramento le condizioni del bimbo di due anni che ieri mattina ha rischiato di morire per annegamento a Rodia. Il piccolo si trova ricoverato nel reparto di semi-terapia intensiva pediatrica al Policlinico. Nelle ultime ore è stato staccato dal respiratore e pare abbia risposto agli stimoli. Stanotte avrebbe riconosciuto la madre che è al suo capezzale. Il padre è in continuo contatto con la moglie e non ha lasciato l’ospedale.
Nel pomeriggio verranno effettuate altre analisi per accertare che non abbia subito danni al cervello. A salvare il bambino, ieri mattina, sono stati due soccorritori del 118 e un medico liberi dal servizio che si trovavano in spiaggia, quando il papà del piccolo ha cominciato a gridare aiuto. Le manovre eseguite sul bagnasciuga per rianimarlo, che era in arresto cardiaco e che aveva ingerito molta acqua, hanno permesso di evitare la tragedia.
Il bimbo stava giocando in spiaggia. Il padre si è allontanato per andare a prendere il portafoglio in auto. Il tempo di percorrere poche decine di metri e quando è tornato il piccolo era che galleggiava con la testa in giù. L’uomo lo ha subito portato in spiaggia e qui è cominciata la corsa contro il tempo per strappare alla morte il bambino.