Si chiama Irina Belaeva, ma tutti la conoscono come Irma. È nata 55 anni fa a Minsk in Bielorussia. Quella dello Stretto è la sua città adottiva. «Sono tristi le mattonelle grigie e rotte, per questo ho deciso di usare materiali da riciclo per ripararle e - racconta a MeridioNews - adesso il risultato è sotto i piedi di tutti». Guarda le foto
Messina, i tappeti a mosaico lungo i marciapiedi L’artista: «Riempire i vuoti col colore e gli scarti»
«Sono nata per fare cose belle». Dice così di sé Irina Belaeva, più conosciuta come Irma. La donna, nata 55 anni fa a Minsk, la capitale della Biellorussia, ha scelto Messina come sua città. È qui infatti che l’artista poliedrica ha trovato il suo posto che ha deciso di abbellire in un modo insolito. Passeggiando sui marciapiedi della città dello Stretto è possibile camminare sui suoi tappeti. Mosaici colorati che Irma realizza per riparare le mattonelle saltate che spezzano il grigio che riveste le banchine.
Una forma di street art nata da un’esigenza semplice. «È triste vedere i buchi lungo i marciapiedi – racconta Irma a MeridioNews – per questo ho cominciato a raccogliere pezzi di mattonelle colorate dai cassoni delle ditte che eseguono lavori di ristrutturazione ma anche da scarti di amici e conoscenti. Ho cominciato a riempire i vuoti con il colore». All’inizio l’artista si dedicava soltanto alla tecnica dell’acquerello, «poi ho cominciato a coniugare l’idea di utilizzare questo materiale di scarto con quella di regalare un po’ di bellezza alla città – spiega – e, adesso, il risultato è sotto i piedi di tutti».
E, così, in giro per la città hanno preso forma i tappeti a mosaico. «All’inizio mio marito era preoccupato – spiega l’artista – perché temeva che potessi essere addirittura multata. Io, in realtà, ho sempre pensato che sarebbe stato peggio se qualcuno fosse inciampato nelle mattonelle rotte». Intanto, a sollevare ogni dubbio sulla legittimità dell’azione di Irma arriva la delibera 437 del 22 giugno del 2017 per la promozione della street art nella città di Messina.
Un provvedimento nato anche grazie al successo del progetto Distrart, distretti di arte urbana, che ha lasciato sui muri della città personaggi che raccontano storie. Alle fermate del tram, le opere di diversi artisti fanno conoscere miti e tradizioni di Messina: dal passato con gli storici fondatori della città Colapesce, Mata e Grifone, fino ai giorni d’oggi con gli sbarchi dei migranti.