Messina, chiude ufficialmente la Banca d’Italia Si chiede di sollevare il conflitto di attribuzioni

Tutto è andato secondo le previsioni. A Messina era attesa la decisione di oggi da parte della Banca d’Italia che ha confermato la chiusura della sua filiale nella città dello Stretto. Il consiglio superiore della banca ha varato il nuovo piano territoriale e Messina è l’unica città metropolitana in cui verrà cancellata la sede dell’importante istituzione. C’è anche la data: portoni chiuse definitivamente entro la fine del 2018. Ma, nel caso in cui i dipendenti scenderanno sotto le sette unità, la chiusura avverrà anche prima.

Al momento sono 16 i dipendenti. Erano 17 fino a pochi giorni fa, ma una ha chiesto e ottenuto il trasferimento. Nelle settimane scorse i sindacati erano scesi in piazza a manifestare. «È un brutto segnale, non si può abbandonare il campo nascondendosi dietro il paravento della razionalizzazione dei costi. In una città ad alto tasso di usura e di percezione illegale del credito, la Banca d’Italia dovrebbe rappresentare un’irrinunciabile presidio di legalità», aveva sottolineato Andrea Scarfì, segretario provinciale di Fisac Cgil.

Insieme ai sindacati, gli unici a opporsi sono stati il sindaco Renato Accorinti, il rettore dell’Università Piero Navarra e i parlamentari del Nuovo centro destra, Vincenzo Garofalo e Bruno Mancuso. Ma non è bastato. E’ mancata la mobilitazione della città. Adesso chi si è opposto chiede che si faccia un nuovo tentativo, come quello promosso nel 2007 dall’allora governatore Salvatore Cuffaro che, di fronte alla possibilità di chiudere sette filiali della Banca d’Italia in Sicilia, sollevò il conflitto di attribuzione in nome dell’articolo 17 dello statuto siciliano che assegna competenza esclusiva su credito e assicurazioni alla Regione.  

Mossa che ebbe un risultato politico: in quell’occasione alla fine furono cancellate solo le sedi di Siracusa ed Enna. Nel 2007 fu Giovanni Ardizzone, all’epoca deputato regionale, a suggerire a Cuffaro di ricorrere alla Corte Costituzionale. Ardizzone è adesso presidente dell’Assemblea regionale siciliana. Ma non si registrano prese di posizione rispetto alla vicenda odierna. 

Fabio Bonasera

Recent Posts

Aerolinee Siciliane entra nella società di manutenzione Zephiro e nasce Southern Aerotech. Il patron Crispino: «Una base anche a Palermo»

Dopo aver comprato la compagnia aerea Air Connect, Aerolinee Siciliane comunica «l'acquisizione del 49 per…

2 ore ago

Osservatorio su monte Mufara, Urso: «Prevenirà minacce sulla Terra»

«Anche la Sicilia avrà il suo avamposto spaziale. L'Osservatorio astronomico dell'Esa consentirà di perlustrare gli spazi più…

16 ore ago

Palermo, portava hashish in carcere per un detenuto: arrestata una donna

Una donna che cercava di portare 30 grammi di hashish nel carcere Lorusso di Pagliarelli…

16 ore ago

Caltagirone, chiuso lounge bar per sospetta vendita di stupefacenti al suo interno

La polizia di Stato ha eseguito il provvedimento con il quale il questore di Catania ha decretato…

17 ore ago

Palermo, il titolare de La Braciera dopo il fulmine: «I feriti stanno tutti bene. Abbiamo avuto paura»

«Abbiamo vissuto una serata di grande paura ma adesso fortunatamente possiamo tirare un sospiro di…

17 ore ago

Reati contro la pubblica amministrazione, sospesi la presidente del consiglio di Trapani e un consigliere di Mazara

Con separati provvedimenti è stata dichiarata dal Prefetto di Trapani la sospensione ope legis della presidente del…

17 ore ago