Luca Eller ha parlato questa mattina, mentre a poca distanza il primo cittadino annunciava la decisione di colui che era stato chiamato per mettere in ordine i conti del Comune. «Ho lodato il suo lavoro, ma non condivido il modo di fare. Certi discorsi andrebbero affrontati prima di parlare con la stampa», ha detto il sindaco
Messina, assessore al Bilancio presenta dimissioni «Dal Movimento Accorinti una deriva estremistica»
Non ha cambiato idea. Il suo annuncio su Facebook era chiaro. A suo modo ha voluto salutare la città e anticipare a tutti la sua scelta. E questa mattina, mentre il sindaco Renato Accorinti in sala giunta ufficializzava le dimissioni irrevocabili dell’assessore al Bilancio Luca Eller, proprio lui, in quei corridoi che lo hanno visto protagonista in questi mesi ha improvvisato una propria conferenza stampa.
Voce rotta e fiato corto, i pensieri annotati su diversi pizzini, offre la sua versione dei fatti. «Ho lavorato con amore e spirito di dedizione, ma per me a queste condizioni è impossibile continuare», spiega Eller. E parla di un movimento che appoggia il sindaco (Cambiamo Messina dal basso, ndr) ma non favorisce il dialogo. «Ho colto nell’iniziativa politica una deriva estremistica piazzaiola e barricadera che non aiuta l’analisi, il dialogo e non promette nulla di buono. Sarei più propenso a spiegare le proprie ragioni e ammettere una serie piuttosto lunga di errori commessi. E tutti insieme – continua l’ormai ex assessore – ritrovare il senso di comunità con un patto di fine mandato per il bene della città, riconoscendo i meriti per ciò che di positivo è stato fatto»
Per Eller, invece, in questi mesi la politica messinese è stata caratterizzata da altro. «Vedo sussiego, disconoscimento e supponenza – attacca -. Un grave errore per chi guida. Non condivido questa chiusura mentale». Nel suo intervento parla di una Messina ferita nel profondo dell’anima e di una fase storica in cui la necessità primaria diviene la coesione. Una coesione resa impossibile dalla totale assenza di dialogo. «Lascio con grande dolore un uomo, un amico, prima che un sindaco – afferma Eller -. Renato è davvero una grande persona ma, finita la fase di emergenza e pronto soccorso che avevo, finisce anche il mio compito. Adesso è necessario aprire una nuova fase quella del confronto, ma i presupposti non sono dei migliori». Una ulteriore manifestazione di stima, Eller la riserva poi ai colleghi e amici della giunta con i quali ha lavorato passo passo in tutti questi mesi. Mesi difficili che dice lo hanno arricchito.
Negli stessi minuti, Accorinti spiegava ai giornalisti di aver ricevuto la lettera di dimissioni del politico toscano. E forse all’oscuro della presenza di Eller nei corridoi accanto ha detto: «Provo a contattarlo da tre giorni ma senza riuscire a parlargli – dice il sindaco -. Ho sempre lodato il lavoro che ha fatto, ma non condivido il suo modo di fare, certi discorsi andrebbero affrontati in giunta prima di parlare con la stampa. Ha scelto di andare via, la porta è sempre aperta. Nessuno – conclude il primo cittadino – è indispensabile».