Slitta a dopo Pasqua il via libera all'iter per i lavori nello scalo messinese. Dopo la verifica della consistenza del finanziamento - stimato in 60 milioni di euro - si potrà procedere alla presentazione del progetto alla città e al dragaggio di circa 135mila metri cubi di sabbia
Messina, ancora un rinvio per il porto di Tremestieri L’assegnazione della concessione tra una settimana
Rimandata a dopo Pasqua, da parte dell’Autorità portuale di Messina, l’assegnazione della concessione dello scalo di Tremestieri, inizialmente programmata per oggi. «Per ragioni tecniche», spiega Antonino De Simone, presidente dell’Authority che questa mattina, tramite il dirigente dell’area tecnica, Francesco Di Sarcina, ha partecipato all’incontro indetto a palazzo Zanca con il Comune e la Coedmar, l’Ati vincitrice dell’appalto della nuova piattaforma logistica, con porto annesso, da 80 milioni di euro. A rappresentare la giunta municipale, l’assessore ai Lavori pubblici, Sergio De Cola.
In base agli accordi presi, entro dieci giorni l’associazione temporanea di imprese presenterà il progetto definitivo. Dopo che il Comune avrà verificato l’effettiva consistenza del finanziamento – al 27 gennaio scorso, al momento del proprio insediamento, l’assessore alle Risorse del mare, Sebastiano Pino, parlava di circa 60 milioni – si procederà alla firma del contratto. Nel giro di un mese, il progetto dovrebbe essere presentato alla città. La parte tecnica sarà seguita da De Cola mentre il segretario generale del Comune, Antonio Le Donne, sovrintenderà alle procedure.
Proprio dalla reale disponibilità economica dipenderà il via libera ai lavori di dragaggio proposti dalla Coedmar, come anticipazione dell’appalto. Un intervento risolutivo, volto a rimuovere circa 135mila metri cubi di sabbia in funzione della costruzione della nuova opera. Lo scorso 30 marzo è stata la capogruppo del Nuovo centrodestra, Daniela Faranda, in una nota al sindaco, Renato Accorinti, a rimarcare che «la piattaforma logistica risolverebbe definitivamente il problema visto che proprio la porzione di mare, che oggi è diventata spiaggia, ospiterà la struttura». «Sarebbe opportuno – ha aggiunto – che l’amministrazione comunale chiarisse alla città il percorso che intende intraprendere. D’altro canto anche all’Autorità portuale, deputata ad effettuare i dragaggi per consentire la fruibilità dell’attracco delle navi a Tremestieri, è dovuta chiarezza onde evitare inutile spreco di denaro pubblico».
Al momento, lo scalo, consistente in due approdi di emergenza, è ancora insabbiato. Probabilmente anche per questo l’Ap tergiversa nell’apertura dell’unica offerta pervenuta lo scorso 24 marzo. L’assegnazione della concessione avrebbe dovuto avere luogo oggi, ma sembra che non sia stata ancora nominata la commissione di gara. L’appalto prevede un canone di 2.932.379,31 euro per sei anni, con il 60 per cento dell’importo soggetto al rialzo.
Proprio a causa del perdurare dell’impasse, De Simone, che ha comunicato al Comune la sospensione dei dragaggi, lo scorso 26 marzo si è rivolto alla Prefettura per ottenere la convocazione di una riunione congiunta, urgente, di tutte le istituzioni competenti. Al momento, da parte del prefetto Stefano Trotta non si registra risposta alcuna. L’Authority fa presente la necessità di una rapida decisione, soprattutto per ragioni legate al passaggio dei tir in città e al rischio per la pubblica incolumità che ne deriva. Come l’incidente del 25 marzo scorso, all’uscita dello svincolo di Messina Boccetta, conferma.
Per fare fronte alla situazione, recentemente, l’Autorità portuale ha pure affidato alla società danese Dhi uno studio. I risultati, però, sono annunciati solo tra otto settimane.