Il sindaco è intervenuto nel corso della trasmissione radiofonica La Zanzara. Alle domande del conduttore Giuseppe Cruciani, il primo cittadino ha risposto senza fronzoli. «Mai fumata una sigaretta normale, in India mi sono fatto un cannone», ha ammesso. Più tardi: «Alcune frasi sono state estrapolate»
Messina, Accorinti a favore della legalizzazione «Se potessi lo farei con droghe e prostituzione»
Una nuova bufera mediatica si è abbattuta sul primo cittadino di Messina Renato Accorinti. Alcune sue dichiarazioni su Radio 24 La Zanzara, nota trasmissione radiofonica condotta da Giuseppe Cruciani, sono state ribattute da Ansa Sicilia. In particolare sono state riprese le frasi che vedono il sindaco peloritano esprimere la sua opinione sulla prostituzione e sulla legalizzazione di marijuana e cocaina. Dichiarazioni che hanno scatenato un vespaio di polemiche.
«A Messina un quartiere a luci rosse lo farei. Molto meglio il quartiere hot che tutto quello che succede per le strade». Questa una delle frasi estrapolate dal suo intervento radiofonico. «Ognuno deve avere la libertà di usare il proprio corpo – ha poi proseguito – Questa cosa va rispettata totalmente, poi è ovvio che la donna non va sfruttata. Se oggi potessi decidere di aprire i bordelli e togliere le puttane dalla strada lo farei». Incalzato dalle domande del conduttore che gli chiedeva se avesse fumato canne, Accorinti ha risposto «non ho mai fumato una sigaretta normale», per poi aggiungere che in India si è ritrovato «in un posto dove c’era un rituale e mi sono fatto un cannone, ma in Italia no. Legalizzerei la droga leggera, su questo non c’è alcun dubbio. E poi in India i novantenni fumano la marijuana, per loro è come bere un bicchiere di vino da noi. La marijuana fa meno male dell’alcol, e in alcuni casi può fare bene», ha sottolineato il primo cittadino.
A questo punto gli è stato chiesto se ritenesse giusto legalizzare la cocaina e la sua risposta è stata: «Con le droghe pesanti bisogna fare un percorso controllato – ha replicato – ma legalizzerei anche quella. Ovviamente aiutando le persone dipendenti con un percorso di uscita. E poi con la legalizzazione bruciamo gli affari della mafia che hanno inquinato tutte le altre cose. Gli bruciamo tutti gli affari».
Dopo la diffusione delle sue dichiarazioni a La Zanzara, il sindaco messinese ha precisato che «l’intervista e i virgolettati usciti su Ansa Sicilia riportano parzialmente le mie parole, alcune cambiandone totalmente il significato e il senso complessivo. Per non travisare il mio pensiero e al fine di chiarirlo vi invio personalmente la versione integrale della mia intervista. Su questo e solo su questo, che è il mio pensiero, mi posso confrontare con chiunque»