E' stata l'ultima tappa del viaggio lampo del presidente del Consiglio dei ministri nella città etnea. A Palazzo degli Elefanti il premier ha toccato diversi temi: dall'industrializzazione del Sud, «più avanti rispetto al Nord prima dell'Unità d'Italia», alla disoccupazione, passando per i fondi europei, le infrastrutture, facendo costante riferimento all'ottimismo e alle eccellenze
Matteo Renzi in visita al Comune di Catania Il discorso integrale davanti a sindaci e autorità
Le finestre del salone Bellini a palazzo degli Elefanti sono rimaste serrate. Ma l’eco delle proteste di alcune decine di persone, tra movimenti, studenti e collettivi, si è sentito distintamente durante il discorso del premier Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio in mattinata aveva annunciato con un tweet di «non voler farsi chiudere nei palazzi». Il riferimento – esplicitato poi proprio durante il suo intervento a Catania – era ai palazzi romani. Non è riuscito infatti a evitare la passerella al Municipio, ospite del sindaco Enzo Bianco – che ha elogiato le virtù della città, definita «un giardino fertile che a volte rischia di trasformarsi in giungla» – davanti ai primi cittadini dell’hinterland e alle autorità tra cui i vertici locali delle forze dell’ordine, il procuratore capo Giovanni Salvi e il rettore dell’ateneo catanese Giacomo Pignataro.
Nel suo discorso Renzi ha toccato diversi temi: dall’industrializzazione del Sud, «più avanti rispetto al Nord prima dell’Unità d’Italia», alla disoccupazione, passando per i fondi europei, le infrastrutture, facendo costante riferimento all’ottimismo, alle eccellenze e alla fiducia.