Diego e Antonino Firenze sono stati colti in flagranza di reato dai carabinieri della compagnia marsalese in un terreno in contrada Triglia Scaletta, nel Comune di Petrosino. Spogliate circa 350 piante per un danno di 1600 euro
Marsala: padre e figlio rubano 600 chili di uva Gli arrestati dovranno anche pagare 800 euro
Nella mattinata di venerdì, i carabinieri della compagnia di Marsala, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, i mazaresi Diego Firenze classe ‘59 e suo figlio Antonino di 28 anni, per aver consumato un furto di uva all’interno di un terreno in contrada Triglia Scaletta, agro del comune di Petrosino.
In particolare, i carabinieri della locale stazione, guidati dal luogotenente Andrea d’Incerto, allertati dalla richiesta d’intervento di un cittadino, si recavano immediatamente in un terreno di contrada Triglia Scaletta dove, giunti sul posto, si accorgevano della presenza di un Fiat Doblò color antracite e di due individui di sesso maschile che, alla vista della pattuglia, salivano velocemente sul veicolo nel tentativo di allontanarsi dalla zona.
Raggiunti dai militari dell’arma, i due uomini, padre e figlio residenti a Mazara del Vallo, sono stati fermati con circa 600 kg di uva del tipo grillo già asportata dal vigneto e appena caricata sul citato Doblò. In particolare, l’uva oggetto del furto, era stata strappata dai filari in tutta fretta e disposta all’interno di secchi in plastica stipati nel vano portabagagli del furgone.
Oltre alla refurtiva, i carabinieri hanno rinvenuto due paia di forbici e tre coltelli da cucina, verosimilmente utilizzati dai due mazaresi per tagliare i frutti dalle piante. Al termine del sopralluogo, i militari hanno constatato che 350 piante d’uva, disposte su sette filari, erano state spogliate del proprio frutto, per un danno di circa 1600 euro. I due malfattori, condotti presso la caserma dei carabinieri di Petrosino, al termine delle formalità di rito, sono stati dichiarati in stato di arresto per il reato di furto aggravato, mentre la refurtiva è stata immediatamente restituita al legittimo proprietario.
Il giudice lilybetano, condividendo ampiamente le risultanze dell’arma di Marsala, ha convalidato l’arresto dei due mazaresi, condannandoli a 3 mesi di reclusione e al pagamento di una ammenda di circa 800 euro. L’intervento dei militari dell’arma, che ha permesso di arrestare in flagranza di reato i due ladri e scongiurare il furto di un consistente quantitativo di uva, è il risultato di un potenziamento dei controlli finalizzati alla prevenzione e alla repressione dei reati contro il patrimonio, che la compagnia carabinieri di Marsala ha predisposto con particolare attenzione ai terreni coltivati a vite i quali, in questo periodo di vendemmia, sono spesso bersaglio di furti.
(Fonte: comando provinciale carabinieri Trapani)