I carabinieri di Palagonia hanno arrestato due uomini, Benedetto Messina e Salvatore Nicosia, perché producevano la sostanza stupefacente in un terreno incolto nei pressi di Ramacca, in contrada Albone, a breve distanza dal fiume Gornalunga. Gli agrumeti presenti nel fondo agricolo, indebitamente sottratto a un anziano ormai deceduto, servivano a celare le piante alla vista. Guarda il video e le foto
Marijuana, maxi-sequestro a Ramacca 900 piante celate dentro un agrumeto
Avevano una piantagione di 900 piante di cannabis, destinata alla produzione di marijuana da immettere nel mercato illegale di droga. Così , con l’accusa di produzione di sostanze stupefacenti, i carabinieri del nucleo operativo di Palagonia hanno arrestato, in flagranza, Benedetto Messina, 47enne di Acireale e Salvatore Nicosia, 37enne di Aci Catena. L’operazione è riuscita dopo alcuni giorni di osservazione da parte dei militari dell’attività dei due in contrada Albone a Ramacca, a breve distanza dal fiume Gornalunga. Lì hanno scoperto le 900 piante di marijuana, perfettamente celate tra i filari di un agrumeto incolto, e hanno provveeduto ad arrestare i due sapienti coltivatori mentre annaffiavano la coltura. In particolare i due uomini, appropriandosi indebitamente di un fondo agricolo di seimila metri quadri appartenuto ad un anziano ormai defunto, erano stati capaci di organizzare la coltivazione delle piante di droga attraverso un moderno metodo di irrigazione servito da unelettropompa di tipo professionale.
Un’altra piantagione è stata sequestrata nel Vallone Canazzi di Castel di Iudica, questa composta da 300 piante di marijuana, stavolta irrigate attraverso una tubazione lunga circa 800 metri, per la quale sono in corso delle indagini per stabilirne la paternità. Le piante ed i materiali utilizzati per lirrigazione sono stati sequestrati mentre gli arrestati sono stati associati al carcere di Caltagirone