Dallo scorso primo aprile è iniziata ufficialmente la stagione balneare 2018. Per vedere i bagnanti a mare servirà ancora qualche settimana, nel frattempo la Regione ha monitorato tutta la costa siciliana elencando i tratti non balneabili. Nel decreto dell’assessorato regionale alla Salute, pubblicato lo scorso 23 marzo nella Gazzetta Ufficiale, sono state campionate le acque dei comuni rivieraschi in base ad alcuni criteri come la qualità delle acque, la sicurezza del tratto di costa e la vicinanza con eventuali depuratori.
Agrigento
Nella provincia sono 49 i tratti di costa non balneabili tra i comuni di Menfi, Porto Empedocle, Sciacca, Ribera, Realmonte, Siculiana, Montallegro, Cattolica Eraclea, Palma di Montechiaro, Licata e Agrigento. Tratti di mare e di costa che dopo le verifiche dell’Arpa sono stati classificati come inadatti alla balneazione per inquinamento o per motivi di sicurezza Nello specifico a Licata scatterà il divieto di balneazione nel tratto di costa che si trova 200 metri a destra e 300 a sinistra della foce del fiume Salso. E ancora, all’interno dell’area portuale, per una lunghezza di 1800 metri. Coinvolto anche un tratto di 322 metri all’interno di porto Maria Cala del Sole, per altri motivi; infine divieto, per immissioni, lungo il fiume Salso per un tratto di 500 metri.
Caltanissetta
Nel Nisseno sono otto i divieti di balneazione e tutti nel comune di Gela, nel tratto tra l’omonimo fiume e il torrente Gattano; e tra la zona industriale e l’area portuale. Altre interdizione nel comune di Butera, località Faino, per motivi di sicurezza.
Catania
Quest’anno in 46 tratti di mare della provincia etnea non si potrà fare il bagno a causa dell’inquinamento delle acque. La città è interessata da quattro divieti nella zona del porto e della stazione Centrale, coinvolte anche le aree del porticciolo di Ognina e San Giovanni Li Cuti. Le altre zone oggetto di divieto si trovano in prossimità dei comuni di Riposto (torrente Archirafi), Acireale, Acicastello e Acitrezza (nelle sole zone interessate dagli scarichi a mare). E ancora a Calatabiano e Fiumefreddo (torrente Gurna e Forche).
Messina
La provincia peloritana comprende i paesi della riviera tirrenica e quelli della parte ionica, a cui si aggiungo anche le isole Eolie. Secondo il report diffuso dalla Regione, sono 29 i tratti di costa non balneabili per inquinamento delle acque a cui si devono aggiungere quattro tratti di mare che non saranno balneabili solo per la prossima stagione estiva. Si tratta di un tratto di tre chilometri del porto di Ponente sull’isola di Vulcano, vallone Canneto di Messina città, la foce del torrente Inganno di Sant’Agata di Militello e un tratto di mezzo chilometro a ridosso dell’ospedale Regina Margherita di Messina. Chiuso il litorale a Punta testa d’impiccato a Milazzo; San Filippo del Mela all’altezza dello scarico Enel; a Saja Archi a Pace del Mela; da via del Mare a San Giorgio Monforte.
Palermo
Restano off-limits ai bagnanti un tratto di mare della spiaggia di Vergine Maria e Sant’Erasmo, in via Messina Marine il tratto che va dal porto della Bandita fino al Lido Olimpo e nel tratto compreso tra il porticciolo di Sant’Erasmo e quello della Bandita. Nella zona nord della città c’è anche il porticciolo di Mondello e l’attracco dell’Addaura. In provincia sono undici i tratti costa tra Bagheria e Terrasini temporaneamente non adeguati alla balneazione per motivi ambientali, mentre 17 quelli in cui non è possibile fare il bagno per altri motivi. Tra Terrasini e Cinisi divieti in un tratto di Cala Rossa, al lato est della spiaggia di Magaggiari (sotto l’area dell’aeroporto) e per mezzo chilometro di spiaggia sul lungomare Cristoforo Colombo a Villagrazia di Carini. Dodici invece i punti interessati da immissioni fognarie nei comuni di Ficarazzi, Termini Imerese, Altavilla, Cefalù, Pollina e Campofelice di Roccella in direzione Messina e in direzione Trapani nei comuni di Terrasini (alla foce del fiume Nocella) e Trappeto. Per alcuni tratti di costa vietati, dall’altro ci sono invece litorali che tornano finalmente balneabili. Rispetto al 2017 sono tornati fruibili circa due chilometri del litorale palermitano, corrispondente al tratto di Barcarello, Lungomare Cristoforo Colombo e le località di Locamare e Lauria di Mondello.
Ragusa
Sette le zone interessate dal divieto di balneazione nella provincia iblea. Si trovano nei comuni di Acate, Vittoria, Scicli, Pozzallo e Ragusa.
Siracusa
Quattro i tratti di mare interdetti alla balneazione nei comuni di Augusta, Priolo, Portopalo e Pachino. Altri 26 sono i tratti di mare non balneabili per altri motivi di cui un terzo solo nel comune di Augusta.
Trapani
La provincia di Trapani è quella meno interessata dai divieti di balneazione. Sono solo tre nei comuni di Alcamo, Valderice e sull’isola di Levanzo, all’altezza di cala Dogana. Altri cinque invece, sono i tratti di mare e di costa non adibiti alla balneazione e interessano i porti di Castellammare del Golfo, San Vito Lo Capo, Trapani, Marsala e Mazara del Vallo.
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