Marco Falcone: “Forza Italia voterà la censura all’assessore Scilabra e la sfiducia al Governo Crocetta”

IL CAPOGRUPPO AZZURRO ALL’ARS CHIARISCE CHE NON C’E’ ALCUN ACCORDO CON L’ESECUTIVO. RESTANO LE TRATTATIVE A ROMA (L’INCONTRO TRA GIBIINO E LUMIA). E RESTA L’ARTICOLO DE LA REPUBBLICA PUBBLICATO SABATO SCORSO

Sabato scorso il quotidiano la Repubblica, edizioni di Palermo, tra i tanti articoli, ne ha pubblicato uno dove si faceva il punto sulla mozione di censura all’assessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, Sala d’Ercole dovrebbe discutere domani.

A un certo punto, nell’articolo si legge la seguente dichiarazione del capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone:

“La nostra – dice Falcone – non è una mozione contro la persona Scilabra. Se Crocetta le cambiasse la delega potremmo anche ritirare la nostra censura”.

Nel leggere queste parole noi siamo rimasti basiti! Scoprire, dopo un anno e mezzo di polemiche che il gruppo parlamentare di Forza Italia all’Ars non ha nulla contro l’assessore Scilabra ci è sembrata una notizia di grande rilievo politico.

Ma ancora più rilevante è scoprire che i parlamentari di Forza Italia di Sala d’Ercole sarebbero pronti a ritirare la mozione di censura all’assessore Scilabra, a patto che il presidente Crocetta le cambi la delega, cioè la tolga dalla gestione della Formazione professionale e la dirotti in un altro assessorato.

L’onorevole Falcone non ha gradito il nostro articolo di ieri. Al telefono, sempre ieri, ci ha detto di non aver letto l’articolo pubblicato sabato scorso da la Repubblica, edizioni di Palermo. E ci ha assicurato che non c’è alcun accordo con il Governo di Rosario Crocetta.

“Crocetta mi ha telefonato – ci ha detto Falcone -. Mi ha detto: ci sono le condizioni affinché voi facciate un passo indietro. Ha aggiunto: abbiamo presentato un disegno di legge di riforma del settore della Formazione professionale. E abbiamo fatto di più: siamo d’accordo sull’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Formazione che tu, Marco, andrai a presiedere. Gli ho risposto di no, gli ho detto che non siamo interessati ad accordi con il Governo”.

Resta l’articolo su la Repubblica di sabato. Noi non ce lo siamo inventati: è ancora lì: basta andare sul giornale e leggerlo.

“Ci deve essere stato un malinteso – ci dice Toto Cordaro, capogruppo del Cantiere Popolare-Pid verso Forza Italia -. A me Falcone ha detto che la mozione sarebbe stata ritirata solo in caso di dimissioni dell’assessore Scilabra. In questo caso ha ragione, perché verrebbero meno le ragioni della censura con richiesta di dimissioni”.

“Quello che posso dire – aggiunge Cordaro, che fa parte di una formazione politica di centrodestra che appoggia la mozione di censura all’assessore Scilabra – è che noi andremo avanti come un treno. Domani si vota, punto e basta. L’assessore Scilabra ha tutto il tempo per dimettersi. Lo può fare stasera. Ma anche domani entro le sedici…”.

Falcone, sempre al telefono, aggiunge:

“Non solo voteremo la censura all’assessore Scilabra, ma voteremo anche la mozione di sfiducia al Governo Crocetta. Aggiungo che Berlusconi in persona è interessato alla sfiducia al Governo Crocetta, perché si toglierebbe di mezzo un Governo regionale di centrosinistra in una Regione dove il centrodestra può vincere le elezioni”.

A noi, venerdì scorso, avevano detto che Berlusconi aveva chiesto al coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Vincenzo Gibiino, di incontrare, a Roma, il senatore Giuseppe Lumia, per cercare di ricomporre la questione Scilabra. Anche questo passaggio non ce lo siamo inventati noi, visto che dell’incontro tra Gibiino e Lumia se n’è parlato, sempre sabato, su altri giornali.

Visto che ci siamo – e visto che seguiamo le vicende politiche regionali anche dal punto di vista finanziario – chiediamo all’onorevole Falcone notizie sulla situazione finanziaria regionale.

Glielo chiediamo perché sappiamo – cosa che scriviamo sempre – che Falcone è un parlamentare che conosce bene i conti della Regione. A lui la domanda secca la possiamo porre:

Onorevole, il Bilancio regionale 2015, ferme restando le attuali condizioni finanziarie, si può fare?

“No – ci risponde Falcone – nelle attuali condizioni finanziarie il Bilancio della Regione per 2015 non può essere approvato. Gli ulteriori prelievi tributari effettuati da Roma hanno reso impossibile l’approvazione della manovra 2015”.

A questo punto Falcone ci dà una notizia che abbiamo anticipato stamattina: il Governo nazionale di Matteo Renzi ha scippato dalle ‘casse’ della Regione un miliardo e 147 milioni di euro. Più 200 milioni di euro per gli 80 euro al mese. Avrebbe dovuto restituire 550 milioni di euro in cambio della rinuncia, da parte della Regione, ad alcuni contenziosi finanziari. Ebbene, il Governo Renzi ha incassato anche la rinuncia ai contenziosi finanziari, ma non ha ancora erogato alla Regione i 550 milioni di euro.

Questo spiega il perché la Regione, in questo momento, ha le ‘casse’ a secco.

“Di tutti i problemi finanziarti della Regione siciliana – annuncia Falcone – parlerò in una conferenza stampa la prossima settimana”. 

Falcone ci rimprovera anche il fatto che scriviamo spesso che Forza Italia – con riferimento al gruppo parlamentare all’Ars – ha avallato il mutuo ‘ascaro’ da quasi un miliardo di euro a carico della Regione.

“Noi – ci dice – ci siamo astenuti”.

Facciamo notare all’onorevole Falcone che astenersi non significa votare contro. Giusto, da parte sua, ricordare che il voto di Forza Italia non sarebbe stato determinante. Ma gli ricordiamo che, la scorsa primavera, abbiamo avuto una franca discussione con lui su questo folle mutuo.

Ricordiamo a Falcone che proprio lui ha “migliorato” – sono parole sue – la legge sul mutuo da quasi un miliardo di euro, inserendo la restituzione, a partire dal 2015, delle maggiorazioni Irpef e Irap ai siciliani.

Vedremo come finirà il prossimo anno con queste ‘restituzioni’. Intanto – l’ammette lui stesso – il Bilancio regionale 2015, nelle condizioni finanziarie attuali, non si può fare.

Nota a margine

A noi sembra difficile che il capogruppo di Forza Italia all’Ars non abbia letto, sabato scorso, l’articolo del la Repubblica. E ci sembra ancora più difficile che non l’abbiano letto gli altri deputati regionali azzurri di Sala d’Ercole.

Che dire? Che in questi giorni i parlamentari di Forza Italia all’Ars sono un po’ troppo ‘distratti’…

 

 


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