Maltempo, nove morti a Casteldaccia e uno a Vicari Due nuclei familiari spazzati via dal fiume Milicia

Il maltempo che si è abbattuto su Palermo e provincia ha provocato dieci vittime. Due nuclei familiari che si trovavano all’interno di una villetta in contrada Cavallaro tra i comuni di Casteldaccia e Altavilla Milicia sono stati spazzati via dalla furia del fiume e dai detriti che in poco tempo si sono impadroniti del luogo. Il racconto dei vigili del fuoco è doloroso: «Il nostro intervento sul posto è iniziato alle ore 23.35 dopo aver ricevuto una chiamata raccontano dalla centrale operativa dei vigili del fuoco. Siamo arrivati con tre squadre più una di sommozzatori, siamo riusciti dopo alcune ore a recuperare tutti i corpi. Abbiamo trovato una situazione drammatica: l’acqua e il fango del fiume Milicia ha spazzato persone e cose».

 

Tra le vittime ci sarebbero due bambini di uno e tre anni, oltre a un ragazzino di 15 anni, salvi invece un uomo con la sua bambina che si erano allontanati poco prima della tragedia. E proprio l’uomo che si è salvato, che è riuscito a salire su un albero, dopo aver passato la notte in ospedale per un controllo, questa mattina ha preferito tornare nel luogo della tragedia. 

 

«Un altro intervento finito in tragedia – segnalano dalla centrale operativa dei vigili del fuoco – ha riguardato il Comune di Vicari, qui è morto un uomo di 44 anni,  mentre si è salvato l’amico 21enne». Secondo una prima ricostruzione i due si sarebbero allontanati a bordo di una jeep per andare a soccorrere un terzo uomo, rimasto bloccato in un distributore di benzina poi riuscitosi a salvare lanciandosi dal veicolo. Sono ancora in corso le ricerche di un medico di 40 anni che a bordo della sua auto si era recato a Corleone per prestare servizio.


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Il racconto dei vigili del fuoco: «Siamo arrivati con tre squadre più una di sommozzatori, siamo riusciti dopo alcune ore a recuperare tutti i corpi. Abbiamo trovato una situazione drammatica». Sono ancora in corso le ricerche di un medico di 40 anni che si era recato a Corleone per prestare servizio

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