Uno spettacolo teatrale - realizzato in crowdfunding - per celebrare i 25 anni di attività dell'associazione culturale Nèon, una delle realtà artistiche più note nell'ambito di Teatro e handicap. L'appuntamento con musica, danza, parole e canto è fissato per giorno 9 settembre alle ore 21 al Teatro Antico di Taormina. «Monica Felloni è riuscita a mettere dentro il teatro persone che si pensava non potessero starci», afferma il direttore artistico Piero Ristagno
Magnificat, la prima nazionale a Taormina Opera teatrale con attori diversamente abili
«Lo spettacolo è un rito di umanità, la magnificazione delle vita in azione». Magnificat è un’opera teatrale – intrisa di letteratura, musica e corporeità – prodotta dall’associazione culturale Nèon, per la regia di Monica Felloni e la direzione artistica di Piero Ristagno. Con una particolarità a caratterizzarla: la presenza in scena di attori disabili. «L’idea nasce da due riferimenti importanti – spiega Ristagno -. Il primo è l’opera vocale Magnificat di Johann Sebastian Bach, e l’altro è il romanzo di Erri De Luca dal titolo In nome della madre». Da questi spunti si sviluppa quindi la volontà di «celebrare e magnificare» i 25 anni di attività dell’associazione fondata da Felloni e Ristagno nel 1989. Lo spettacolo – in prima nazionale e all’interno della cartellonistica del Bellini festival – si terrà giorno 9 settembre alle ore 21 presso il Teatro Antico di Taormina. «La cornice è molto importante perché rimanda alla catarsi, alla pace e alla cultura del teatro classico», spiega Ristagno.
L’associazione Nèon – che lavora da sempre per favorire la promozione di un tipo di cultura basata sul valore essenziale dell’essere umano – ha introdotto in Sicilia l’idea del Teatro delle Diversità, e oggi è una delle realtà artistiche più note nell’ambito del Teatro e handicap. «Il nostro lavoro non appare all’improvviso ma è ricco di poesia e di nuove forme d’arte teatrale e un grazie particolare va al percorso personale e professionale di Monica Felloni», afferma Ristagno. Che conclude: «Lei è riuscita a mettere dentro il teatro persone che si pensava non potessero starci e questo dice tutto».
Magnificat porta in scena musica, danza, parole e canto all’interno di sequenze scandite da diverse suggestioni letterarie, con testi che spaziano dalle poesie di Walt Whitman agli scritti di Danilo Ferrari. Sul palco c’è la persona, la positività, il senso della crescita sociale e culturale del genere umano e del territorio. «L’emozione è profonda perchè i ragazzi sono magnifici e vanno magnificati», afferma Aida Fazio presidente dell’Associazione italiana persone down. Che ricorda: «La regista, fin dal suo primo spettacolo, ha avuto la capacità di ricomporre tanti spicchi sparpagliati di un’arancia in un unico frutto».
Lo spettacolo è realizzato interamente in crowdfunding, grazie a una raccolta di fondi organizzata su una piattaforma in Rete e durata qualche mese. «L’appello è stato condiviso e sostenuto da molte persone che ci hanno permesso di raggiungere l’obiettivo finale di 5000 euro e – continua Ristagno – siamo felici di poter dire che questa sfida è stata alla fine vinta».
Sul palco ci saranno Maria Stella Accolla, Giuseppe Calcagno, Marco Cinque, Irene DAmico, Luca DAngelo, Emanuela Dei Pieri, Stefania Di Prima, Danilo Ferrari, Patrizia Fichera, Alfina Fresta, Elettra Giunta, Stefania Licciardello, Jonathan Loria, Enzo Malerba, Valentina Messina, Manuela Munafò, Francesco Panebianco, Manuela Partanni, Carmelo Privitera, Emily Reitano, Pietro Russo, Valeria Sciuto, Daniela Teriaca e Leonardo Vasta.