Il ricordo del giudice ucciso dalla mafia il 23 maggio del 1992 era stato staccato dalla sua base lunedì notte. Oggi l'intervento di ripristino. Orlando e Arcuri: «La nostra opera è volta a a restituire dignità, decoro, onore e vivere civile alla nostra amata Palermo»
Magione, ripristinata lapide in memoria di Falcone «Simbolo di legalità, non è stato un atto vandalico»
È tornata al suo posto la lapide che ricorda il giudice Giovanni Falcone, che ignoti avevano staccato dalla sua base nel raid di lunedì notte a piazza Magione.
«Abbiamo ripristinato un simbolo di legalità – dichiarano il Sindaco Leoluca Orlando ed il suo vice, Emilio Arcuri, assessore alla Riqualificazione urbana -. Quella lapide non solo testimonia la riconoscenza della città di Palermo nei confronti di Falcone, ma, anche, la ferrea, ostinata volontà di questa Amministrazione e della stragrande maggioranza dei palermitani onesti a non farsi intimidire e a far si che non prevalga l’obbrobriosa anticultura della mafia».
«L’atto, in sé gravissimo ed oltraggioso – continuano Orlando ed Arcuri – non è stato certo frutto di bieco vandalismo, bensì opera di chi, dopo aver spadroneggiato per anni, si sente mancare il terreno sotto i piedi, grazie alla nostra opera, volta a restituire dignità, decoro, onore e vivere civile alla nostra amata Palermo».