Mafia, omicidio Agostino-Castelluccio Confronto all’americana con Faccia da mostro

Va avanti, davanti al Gip di Palermo Maria Pino, l’incidente probatorio per l’omicidio del poliziotto Nino Agostino, ucciso il 5 agosto del 1989 a Villagrazia di carini, insieme alla moglie Ida Castelluccio che era incinta.

Secondo quanto dichiarato dal pentito Vito Galatolo, Agostino, il giorno del fallito attentato al giudice Giovanni Falcone il 20 giugno 1989, sarebbe stato sulla scogliera dell’Addaura. E proprio la sua presenza avrebbe disorientato Angelo Galatolo, cugino del boss, che perse in mare il telecomando dell’esplosivo, 58 candelotti di dinamite, che vennero scoperti e inesplosi, il giorno dopo. Galatolo ha parlato di collusioni tra mafiosi e apparati dello Stato, pezzi di Servizi, collusioni contro cui lottavano l’agente Agostino, ma anche l’agente Emanuele Piazza, ucciso con il metodo della lupara bianca nel marzo del 1990.

La presenza di Agostino all’Addaura, è confermata anche dal collaboratore di giustizia Vito Lo Forte che nel 2009 dichiarò che l’agente insieme al collega Emanuele Piazza, anch’egli agente del Sisde, si trovava sul posto la mattina del 20 giugno 1989 ovvero il giorno prima del fallito attentato a Falcone e «riuscirono ad impedire che l’attentato si compiesse, fingendosi sommozzatori e rendendo inoffensivo l’ordigno nelle ore notturne antecedenti al ritrovamento». Ma nel 2011, il pool di periti nominati dal gip di Caltanissetta Lirio Conti ha stabilito che il Dna delle cellule epiteliali, estratte dalla muta subacquea e dal borsone ritrovati, non erano compatibili con quelle di Agostino e Piazza.

Punto centrale in questo incidente probatorio, è però Faccia da mostro, così pare sia soprannominato l’ex agente della squadra mobile Giovanni Aiello, accusato dal pentito Vito Lo Forte, di essere coinvolto nell’omicidio Agostino-Castelluccio. Aiello è indagato e secondo il pentito Galatolo, avrebbe frequentato vicolo Pipitone, zona dell’Acquasanta, roccaforte del boss che ha dichiarato di aver visto lì anche altri due poliziotti, tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90: Bruno Contrada e l’ex questore Arnaldo La Barbera, morto nel 2002.  

Durante la prima giornata di incidente probatorio, l’ex boss Vito Lo Forte ha dichiarato di avere saputo dell’omicidio di Agostino «da Gaetano Vegna» e Agostino era stato ammazzato da «Nino Madonia, che sparò, e da Gaetano Scotto, che guidava la moto». Il ruolo di Aiello fu quello di «prelevare con una macchina ‘pulita’ Madonia e Scotto, che avevano eseguito l’omicidio, e di aiutarli a bruciare la motocicletta usata nell’attentato». Inoltre, secondo il pentito, l’omicidio «era stato fatto per fare un favore ad importanti funzionari della Polizia». 

La prossima udienza è fissata per il 19 febbraio e per quel giorno ci sarà un confronto all’americana tra Aiello (e altri uomini con una fisionomia simile) e Vincenzo Agostino, il padre dell’agente ucciso. E questo perchè secondo quanto raccontato da Agostino, pochi giorni prima dell’omicidio, un uomo con la “faccia da mostro” andò a casa degli Agostino, a Villagrazia di Carini, dicendogli che era un collega del figlio. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]