L'uomo è stato già arrestato dalla polizia nel maggio 2009 perchè accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione
Mafia, sigilli a beni per dodici milioni Nel mirino imprenditore di Brancaccio
La squadra mobile di Palermo, diretta da Rodolfo Ruperti, ha dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni per un valore complessivo di oltre dodici milioni di euro, emesso, su proposta del questore, dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, a carico di Francesco Francofonti, classe 1955, ritenuto imprenditore organico alla famiglia mafiosa di Brancaccio. L’uomo è stato già arrestato dalla polizia nel maggio 2009 perchè accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione.
Le indagini svolte dalla polizia, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno permesso di sequestrare e, successivamente confiscare, un consistente patrimonio costituito da imprese operanti in campo edile, nella commercializzazione di materiali da costruzione, nel movimento terra, nel settore del recupero e smaltimento di rifiuti edili. Sigilli anche a beni immobili, conti correnti e polizze assicurative. Dall’attività di indagine patrimoniale, riferisce la polizia, è emerso che Francofonti, «in virtù della posizione ricoperta all’interno della famiglia mafiosa di Brancaccio, si sia avvantaggiato di tutti quei meccanismi di pressione e coartazione tipici dell’organizzazione criminale, espandendosi prepotentemente nel settore edile e di movimentazione terra, traendone, così, notevoli vantaggi economici personali».
L’ analisi incrociata tra gli elementi emersi nel corso dell’indagine penale e gli accertamenti economico – patrimoniali hanno permesso di avviare nei confronti di Francofonti una complessa ed articolata attività di contrasto ai patrimoni a lui intitolati e ritenuti accumulati illecitamente, dai quali ha poi preso piede il provvedimento.