Lo statuto siciliano non può essere abrogato unilateralmente in quanto, a suo tempo, scaturì dal pactum fra i rappresentanti dellindipendentismo siciliano armato ed il governo italiano. E, si sa, pacta sunt servanda. Diversamente, si torna allopzione indipendentista
Ma l’Autonomia siciliana non può essere abolita!
LO STATUTO SICILIANO NON PUÒ ESSERE ABROGATO UNILATERALMENTE IN QUANTO, A SUO TEMPO, SCATURÌ DAL PACTUM FRA I RAPPRESENTANTI DELLINDIPENDENTISMO SICILIANO ARMATO ED IL GOVERNO ITALIANO. E, SI SA, PACTA SUNT SERVANDA. DIVERSAMENTE, SI TORNA ALLOPZIONE INDIPENDENTISTA
da Giuseppe Scianò
leader del Fronte nazionale siciliano
riceviamo e volentieri pubblichiamo
Da più parti, negli ultimi anni, si vocifera e non a caso sulla necessità (presunta) di una riforma dello Stato che preveda anche e soprattutto lABOLIZIONE delle Regioni a Statuto Speciale. Quindi anche labolizione della Regione Siciliana, la specialità del cui Statuto (emanato il 15 maggio del 1946) è stata ed è indigesta alla classe politica ed ai Partiti oggi dominanti in Italia.
La specialità dellAUTONOMIA SICILIANA, innanzi tutto, e quella delle altre Regioni a Statuto Speciale, scaturisce dalla SPECIFICITÀ delle Regioni stesse e dai fattori storici, economici, politici, sociali, ambientali, etnico-culturali e NAZIONALI che le caratterizzano. Fattori che, peraltro, non sono affatto identici luno con laltro.
In altre parole: si tratta di Nazioni inglobate nello Stato italiano, per le quali il Legislatore Costituente talvolta obtorto collo ritenne di dover riconoscere condizioni giuridico-costituzionali più adeguate alle rispettive esigenze di AUTOGOVERNO, pur se restando nellambito dello Stato italiano. Con le comprensibili difficoltà. Ma anche con le garanzie necessarie.
Prescindendo da ogni altra considerazione ed a prescindere dalle congiure dellANTISICILIA e dal tradimento pressoché totale della classe politica siciliana, lFNS Sicilia Indipendente ritiene che lalternativa allo Statuto Speciale siano lINDIPENDENZA e la SOVRANITÀ della Sicilia, che potrebbe assumere la veste di STATO CONFEDERATO allo Stato o agli Stati italiani (così come aveva, talvolta, ipotizzato Andrea Finocchiaro Aprile).
Repubblica Siciliana, quindi, capace di contrattare o ricontrattare una propria partecipazione diretta allUnione Europea.
Il tutto ovviamente, sotto garanzie dellONU e nellambito di un risveglio politico, culturale e morale del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana.
In ogni caso, lFNS SICILIA INDIPENDENTE ritiene che la Repubblica Italiana , violando, modificando e sopprimendone alcuni Articoli, abbia già messo a rischio la PAX assicurata dal PACTUM nella sua interezza. La soppressione dellALTA CORTE ha fatto il resto.
Ed è, questa, una GRANA alla quale si deve porre dinamicamente opportuno rimedio.
Ma la minacciata soppressione della Regione Siciliana, oltre che una provocazione intollerabile, sarebbe una iniziativa irresponsabile ed indegna di uno Stato di Diritto. E dimostrerebbe, fra laltro, che lo Stato italiano, a suo tempo, si piegò ad emanare uno Statuto Speciale di ampia portata, perchè lo aveva considerato lunico strumento idoneo a pugnalare alle spalle il risorto Indipendentismo Siciliano.
In questultimo caso, gli Indipendentisti FNS, rispettosi della LEGALITÀ (anzi proprio in quanto RISPETTOSI della LEGALITÀ), rimetterebbero tutto in discussione, anche il falso e bugiardo PLEBISCITO del 21 ottobre 1860.
Non aggiungiamo altro per il momento, nella certezza che i FATTI parleranno da soli.