Beppe Grillo, i portavoce di Camera e Senato, i parlamentari regionali e gli eurodeputati, l’intero gruppo del Movimento 5 Stelle. Sono i destinatari della lettera scritta dai membri del meet-up Vittoria-Scoglitti, nel tentativo di fare chiarezza su ciò che è successo ad alcuni attivisti della città ipparina. Dove, nei mesi scorsi, si è registrata una lacerazione all’interno dei pentastellati. I firmatari sarebbero coloro che hanno subito il processo di epurazione avvenuto a fine di ottobre. Quando in dieci sono stati espulsi tramite una raccolta firme notturna che, nei ricordi di uno di loro, aveva rievocato le atmosfere della dittatura argentina.
L’esclusione, tuttavia, non si è ancora concretizzata: «Settimanalmente, come attivisti certificati, riceviamo numerose richieste dal blog di Grillo, che ci consentono di scegliere, proporre e votare», scrivono i membri. Che di fatto si trovano al centro di una situazione poco comprensibile: mentre si dichiarano «vittime di un golpe politico», che li vedrebbe fuori dal movimento, il blog continua a considerarli «elementi attivi». Nella lettera, gli attivisti chiedono di ricevere una risposta entro quindici giorni: «Chiediamo che qualcuno che abbia l’autorevolezza per farlo ci dica quale sia la nostra posizione», scrivono. Sottolineando come «nel meet-up sono iscritti oltre duecento cittadini i quali risultano, tuttora, increduli ed allibiti di fronte al modus operandi di alcuni portavoce dai quali siamo, a tutt’oggi, in attesa di una seria e definitiva risposta, in ordine alle segnalazioni loro effettuate e riferite alle incresciose e paradossali vicende che hanno interessato gli attivisti».
Nel frattempo a Vittoria si continua a lavorare in vista delle elezioni amministrative. Domenica sera è stato organizzato un incontro pubblico con l’eurodeputato Ignazio Corrao, riguardante la crisi del settore agricolo. Sulle diatribe interne, Corrao ha evitato la polemica: «Non sono a conoscenza di queste vicende. A Vittoria esiste un meet-up, come mi è stato confermato dal nazionale, e qui sono venuto per parlare con la gente». Dopo Corrao ha preso il microfono Carmelo Giurdanella, il candidato ufficiale del M5s di Vittoria. Anche lui, però, ha schivato le domande, motivando la scelta per via del «sentimento decennale di stima e rispetto» che lo lega a Irene Nicosia, colei che in un primo tempo si pensava potesse essere la candidata.
Quest’ultima pochi giorni fa in una conferenza stampa ha annunciato il proprio abbandono del M5s. Nicosia era stata designata dal meet-up Vittoria-Scoglitti già ad ottobre, quando è stata coinvolta nel processo di epurazione. Il 4 gennaio era persino stata presentata la lista per ottenere la certificazione dal movimento nazionale. Ma da allora non ha ricevuto nessuna risposta dai portavoce: «Non abbiamo più fiducia. Lasciamo, perché siamo di fronte a un grande bluff». Sulla decisione di Nicosia, il gruppo degli epurati scrive: «Rispettiamo ma non condividiamo la scelta – si legge nella lettera inviata ai vertici nazionali -, [per cui] dopo estenuante attesa di certificazione della lista per le elezioni amministrative e le sempre maggiori diffamazioni di cui appresso riferiremo, ha deciso di lasciare le fila del M5s».
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