Il Movimento cinque stelle del Comune del Ragusano si divide: sette attivisti hanno lasciato l'unico gruppo attivo in città e ne hanno fondato, in polemica, uno nuovo. L'accusa è quella di pensare alle urne e non al «cambiamento culturale». «Preferiamo non replicare a una non notizia», affermano i portavoce del primo meetup
M5s, a Vittoria nasce un secondo meetup I fondatori: «Si pensa solo alle elezioni»
Tira aria di tempesta all’interno del M5S di Vittoria: sono sette gli attivisti che – in netta polemica con il finora unico meetup pentastellato cittadino – lo hanno abbandonato, sbattendo la porta e costituendone un secondo. Francesco Giongrandi, Valentina Argentino, Carmelo Spata, Gregorio Moncada, Stefania Baglieri, Alessandro Passarello, Salvatore Agosta non le mandano a dire e lanciano pesanti accuse sulla gestione del movimento in città: «Il modus operandi – dichiarano – è proiettato unicamente alle prossime elezioni amministrative e non al cambiamento culturale che è un obiettivo chiaro del M5s». Ed è proprio l’avvicinarsi dell’appuntamento con le urne, seppure non si sia ancora parlato di candidature, considerati i restanti 16 mesi di legislatura del sindaco Nicosia, ad aver acceso gli animi degli attivisti vittoriesi.
Gli scissionisti insistono anche sulle dinamiche interne al primo meetup cittadino: «È consuetudine – sottolineano – quella di sminuire e criticare ingiustamente i portavoce (i movimentisti già eletti, ndr). Nel vero movimento, però, la risoluzione dei problemi territoriali nasce dalla collaborazione tra cittadini, meetup e gli stessi portavoce». Da queste considerazioni nasce l’idea dei sette di costituire un nuovo gruppo cittadino, con l’auspicio che «sia più attivo e partecipato, ripartendo dallo studio reale dei problemi».
Nel primo meetup la separazione non è stata accolta bene, e tra gli attivisti a serpeggiare è il nervosismo. La colpa – da voci interne agli ambienti pentastellati – viene data ai media, rei di aver portato alla luce problematiche interne del movimento per motivi di fondo non proprio corretti. Ma sono stati gli stessi sette esponenti grillini ad inviare alla stampa il duro comunicato che annunciava il nuovo gruppo. Le accuse lanciate, però, vengono considerate false e gratuite. Solo dopo una consultazione tra gli iscritti – visto che le opinioni in seno al M5S erano diverse – è stato scelto di non rispondere: «Quella – dicono i portavoce Alessandro Occhipinti e Cirino Torre – è una non notizia e preferiamo non replicare, poiché alle ingiurie, alle inesattezze ed agli insulti gratuiti risponderemo con i fatti concreti e con l’azione, mossa esclusivamente da passione civile, rivolta ai cittadini vittoriesi».
I pentastellati negli ultimi mesi si erano ritrovati insieme dopo una fase di fibrillazioni interne. Alla fine dello scorso settembre motivo di dissidio fu la possibile alleanza, in vista sempre delle elezioni, con alcuni movimenti civici. Dopo però si lavorò di comune accordo su alcune battaglie – tra cui le procedure per l’8 per mille all’edilizia scolastica, il regolamento del mercato ortofrutticolo di Fanello -, ed erano già stati avviati gli incontri per la stesura del futuro programma elettorale per le Amministrative del 2016. Solo nelle ultime settimane la nuova crisi interna e la creazione del secondo meetup cittadino.