A darne notizia, con una nota, è il fondatore Maurizio Camilleri. Una scelta che nasce per la stima nei confronti del cofondatore del Movimento, ma anche per venire incontro alle indicazioni fornite dai parlamentari Roberto Fico e Alessandro Di Battista. «I meetup non sono sezioni del M5s»
M5s, a Trapani nasce il meetup Gianroberto Casaleggio Per evitare fraintendimenti sul logo di proprietà di Grillo
Non solo per la stima, ma anche «per evitare futuri possibili fraintendimenti». Sono i motivi per cui a Trapani è nato il primo meetup Gianroberto Casaleggio. Non si tratta di un nuovo gruppo del Movimento 5 stelle, ma della modifica della denominazione del precedente Amici Movimento Cinque Stelle Trapani. A darne notizia è il fondatore Maurizio Camilleri, che spiega i motivi della scelta. «La decisione è stata adottata per adeguarsi alle indicazioni a suo tempo diramate dai responsabili dei meetup nazionali Roberto Fico e Alessandro Di Battista – si legge in un comunicato – che affermano, tra le altre cose, che i meetup non possono usare il nome di MoVimento Cinque Stelle né tantomeno possono far uso del logo».
Da qui l’idea – comunicata anche al figlio di Casaleggio – di dedicare al cofondatore del movimento, «l’unico meetup sul territorio regionale e forse nazionale ad avere tra i propri affiliati solamente iscritti certificati al blog» di Beppe Grillo. La selezione degli attivisti nasce, a detta di Camilleri, «al fine di tutelare lo stesso meetup, per quanto possibile, da inquinamento o infiltrazioni di personaggi non in linea con le idee movimentiste».
Sull’impossibilità di utilizzare il nome del partito, il fondatore del meetup è chiaro: «Il concetto dei due portavoce nazionali è stato ribadito da Beppe Grillo durante il suo discorso di apertura di Italia5stelle di Imola a ottobre 2015, rimarcando che i meetup non sono sezioni del M5s, ma laboratori di condivisione di idee e valori coerenti con i contenuti del blog». Infine un’ultima precisazione: «Nome e logo sono di esclusiva proprietà di Giuseppe Grillo, che delega l’uso degli stessi durante il periodo della campagna elettorale», conclude Camilleri, riportando l’attenzione su uno dei punti più criticati dagli avversari politici circa l’organizzazione interna del Movimento 5 stelle.