Una volta era il 'savonarola rosso'. Oggi e' la colomba del pd. . .
Luciano Violante: Berlusconi ha diritto di difendersi. E, lui, Violante, ha diritto di sognare il Quirinale, magari con la ‘benedizione’ del Cavaliere
UNA VOLTA ERA IL ‘SAVONAROLA ROSSO’. OGGI E’ LA COLOMBA DEL PD…
Da qualche giorno, sulla rete, tanti militanti e simpatizzanti del Pd discutono sulle posizioni di Luciano Violante, già presidente della Camera dei deputati, magistrato, esponente storico della sinistra post comunista italiana. Tema: Berlusconi e le sue vicende giudiziarie.
Violante è stato nel Pci, nel Pds, nei Dc e, adesso, è nel Pd. Non è più parlamentare. Ma resta una figura autorevole. E sulla vicenda giudiziaria del Cavaliere non sembra per niente un falco. Anzi, per essere precisi, è una colomba.
Ma sì, da qualche tempo Violante ha smesso i panni del ‘Grande inquisitore’ – si pensi alle accuse contro Andreotti quando era presidente della Commissione Antimafia – per dedicarsi all’umana comprensione.
Vediamo qual è la sua posizione. La leggiamo su Tm news, dove è descritta in modo chiaro.
“Se ci sono i presupposti – dice Violante a proposito del ricorso di Berlusconi – potrebbe essere legittimo il ricorso alla Corte costituzionale o per altre ragioni alla Corte di giustizia del Lussemburgo.
All’intevistatrice che gli ha chiesto se la sua è “un’apertura alle richieste di Berlusconi, Violante ha replicato: “Dipende dal modo di leggere le cose; non lo so, giudicate voi”.
La posizione di Violante non è quella del Pd ufficiale. E di questo lex presidente della Camera ne è perfettamente convinto: “E’ una mia opinione personale. L’opinione che conta nel partito è quella del segretario, che io rispetto”. A questo punto Violante precisa: “Il segretario del partito ha detto che Berlusconi ha diritto di difendersi. E se ha diritto di difendersi gli altri hanno il dovere di ascoltare le difese e di decidere dopo aver ascoltato le difese. Certamente la posizione del partito è quella del segretario”.
A chi gli ha rimproverato di essere “scisso” tra il giurista e il politico, lex presidente della camera ha risposto così: “Non sono scisso. Io sono un dirigente del partito. Epifani è il segretario del partito. In un partito si discute e si sceglie una linea. D’altra parte, dire che se ci sono i presupposti la Giunta farà A o B vuol dire che la Giunta deciderà se ci sono i presupposti”.
Fin qui le considerazioni di Violante. E quello che, invece, si legge sulla rete? Tra tanti dirigenti che hanno commentato le posizioni dellex presidente della Camera cè distacco ed ironia. E evidente che il corpo del Pd mal digerisce il Cavaliere. E infatti gli accordi, Berlusconi, li ha sempre siglati con i vertici del Pd, a prescindere da quello che pensa la base del Partito Democratico.
Per finire: cosa pensa la base del Pd di tutta questa storia? Quello che pensa la magior parte degli italiani che masticano un po di politica: e cioè che Violante pensa al Quirinale. Magari con i voti del Pdl o Forza Italia, ammesso che il ritorno alle origini del Cavaliere e del suo Movimento-Partito si concretizzerà