Ma Selvaggia Lucarelli e coso Biagiarelli sono due assassini? Al di là delle circonvoluzioni del linguaggio è questo che ci si chiede oggi. La relazione causa-effetto sullo sputtanamento della povera Giovanna Pedretti, morta suicida dopo il debunking di un cuoco che parla di «ricerca della verità», rilanciata dalla sua fidanzata più famosa, non è ipotesi mia, ma dell’Ansa e del Corriere.
Sono due assassini? Questa è la domanda: non giriamoci intorno. E non è una domanda mia, ma di moltissimi.
La Pedretti posta una risposta a un commento sul suo locale dove un tizio dice di essersi sentito a disagio per la presenza di gay e disabili. Il cuoco Biagiarelli, custode della verità, purissimo con i suoi post in cui perculava la morta Sarah Scazzi, si erge a Paladino, fa il debunking come la sua fidanzata più famosa fa alla Ferragni. Certo, ognuno col suo mestiere: la Lucarelli se la prende con la Ferragni, Biagiarelli con una proprietaria di una pizzeria. L’importante è sentirsi paladini. Forse dimentichi di quando la Lucarelli si scagliava contro il metodo Iene preoccupandosi che qualcuno, poi, forse, si poteva ammazzare.
A corpo ancora caldo della Pedretti il coso Biagiarelli tende a precisare: «Se ci dovessimo preoccupare degli eventuali suicidi allora chiudiamo tutto, social e internet». Peccato che la fidanzata più famosa dicesse di pensarla diversamente. La coerenza non abita in casa Lucarelli-Coso.
Dice: ma gli organi di informazione non hanno controllato se il post della povera Pedretti fosse vero. Minchia: coso Biagiarelli ha fatto lo scoop, anche lui, mica solo la Lucarelli con la Ferragni, anche lui se la fida: cucina sì, ma se si tratta della verità anche lui ce la fa troppo forte! Ma dategli il Pulitzer, a Coso Biagiarelli, che ha scoperto la pericolosa criminale che ha fatto un post fake su una recensione fake: ha scoperchiato un polverone pazzesco; le recensioni sono finte; non lo sapeva nessuno!
Siamo in epoca di traffico web, ma anche di reputation. Tipo: Chiara Ferragni, col suo pandoro, ha triplicato il suo traffico, ma la sua reputation se n’è andata a puttane. Nessuno riuscirà più a vedere la Ferragni senza pensare al pandoro e alla finta beneficenza.
Bene.
Chi riuscirà più a vedere la Lucarelli senza pensare alla povera morta suicida?
La Ferragni è finita. Ma anche la Lucarelli non dovrebbe sentirsi poi così tanto bene.
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