Da oltre due mesi Luca Parrinello è segregato in casa, a Gela. Può uscire solo con l'aiuto di parenti o amici. Da quando è stata abbattuta la passerella, non conforme ai canoni di legge, che comunque gli garantiva di essere autonomo. «Era sì illegale, ma legittima - dice - sono stato privato della mia libertà»
Luca, disabile che non può accedere a casa propria «Come scontare i domiciliari per reati mai commessi»
Si farebbe un torto all’acume e all’energia di Luca Parrinello se si descrivesse la sua storia di diritti negati solo nei termini di barriere architettoniche o disabilità. Luca è un giovane di 31 anni che dal 2006 è costretto a vivere su una sedia a rotelle, in seguito a un incidente che lo ha privato dell’utilizzo delle gambe. Dal 19 marzo scorso si ritrova recluso in casa, a Gela. Da quando cioè è stata abbattuta la passerella, non conforme ai canoni di legge, che gli garantiva l’accesso e l’uscita direttamente dalla propria camera da letto. Una passerella costruita in parte dallo stesso Luca e frutto di un iniziale accordo verbale con la proprietaria di casa. Non ci sono altre vie d’accesso per lui, se non la trentina di angusti gradini, senza scivoli, che dal portone conducono all’uscio di casa.
«Sto scontando i domiciliari per reati che non ho commesso – dice Luca – Quella passerella era sì illegale, ma legittima. Da oltre due mesi invece sono stato privato della mia libertà. Non posso più uscire se non con l’aiuto di qualcuno che mi carichi insieme alla carrozzina, non posso più portare fuori il cane né prendere un po’ d’aria». Adesso prende corpo l’ipotesi di realizzare un ascensore esterno al palazzo. «Era la nostra prima opzione quando nel giugno 2013 ci siamo trasferiti qui – conferma Parinello – Ma fu la stessa proprietaria di casa a consigliarci la passerella, d’altra parte anche i costi erano molto minori. Poi invece la signora cominciò a chiedermi soldi in più e a quel punto i rapporti si sono deteriorati. Solo allora mi informò che la passerella poteva essere realizzata salvo diritti di terzi».
In sostanza, la famiglia Parrinello aveva bisogno del benestare della signora Eleonora Corace, proprietaria della tettoia sopra la quale la passerella poggiava. Ma, nonostante il tentativo di mediazione di numerosi intermediari, nessuna concessione. Anzi, le polemiche sono giunte fino ad una serie di denunce penali da parte dei Parrinello. Intanto è nata pure una pagina Facebook Sosteniamo Luca che conta oltre duemila sostenitori. In tempi di campagna elettorale, solo un candidato sindaco su undici si è presentato a casa dei Parrinello per mostrare il proprio supporto.
«Gli altri, invece, quando li vedo in giro mi manifestano tutti sostegno, ma intanto la situazione rimane così com’è – dice Luca – Anche il sindaco Angelo Fasulo, in realtà, è venuto da me il giorno dopo la demolizione della passerella. Mi ha chiesto di informarlo sugli sviluppi della vicenda. Così ho fatto: ho subito comunicato la richiesta dell’ascensore. Ma a distanza di 40 giorni non ho ricevuto nessuna risposta».