Lotta alle discariche abusive. A Catania oltre alla multa scatta il fermo della macchina ripresa

Sequestro delle auto immortalate mentre vengono abbandonati, in maniera indiscriminata, i sacchetti della spazzatura a Catania. E’ lotta agli sporcaccioni in città. Dopo l’installazione delle telecamere di videosorveglianza, per scoprire chi sporca il territorio, contribuendo alla creazioni delle minidiscariche, palazzo degli Elefanti punta ad una scelta radicale. Un colpo duro oltre alle sanzioni pecuniarie. Se infatti i verbali elevati non bastano a rieducare chi, per pura pigrizia o mancanza di volontà, non rispetta le regole per lo smaltimento dei rifiuti, ecco una mozione che prevede la sanzione accessoria del fermo amministrativo cautelativo per i veicoli utilizzati. Secondo la proposta, in questo modo, il mezzo verrebbe restituito al legittimo proprietario solo dopo il pagamento della multa. In caso di insolvenza, invece, andrebbero ad essere attivate tutte le procedure per la confisca. A firmare l’atto sono stati Luca Sangiorgio, capogruppo del gruppo consiliare “Salvo Pogliese Sindaco”, e Francesco Valenti, consigliere del VI Municipio di Catania.

A fronte di verbali spesso non pagati, da cittadini che lasciano la monnezza dove vogliono, non rispettano la differenziata e risultano nullatenenti, ecco che dal Civico Consesso arriva una proposta per fronteggiare la questione. La raccolta porta a porta avviata in tutti i quartieri, con la rimozione dei cassonetti, non ha ancora portato del tutto i frutti sperati, anzi. I cumuli di spazzatura indifferenziata, in alcuni contesti, sono aumentati. «L’idea mi è venuta – ha dichiarato Luca Sangiorgio – dal problema che purtroppo persiste nonostante gli sforzi fatti per eliminare le discariche abusive create. Una volta che è stata avviata la raccolta differenziata porta a porta a tutti i livelli, ancora si verificano casi di conferimento di rifiuti non conformi in strada, nelle piazze. Un fenomeno molto spiacevole e fastidioso. Da un lato abbiamo richiesto con urgenza l’installazione delle telecamere, dall’altro abbiamo riscontrato che la multa spesso è fine a se stessa perché le persone non pagano e quindi entra in gioco tutta la difficoltà nel recuperare queste somme. Per evitare, abbiamo immaginato ciò che stanno facendo molti Comuni, sfruttando il Testo Unico sull’Ambiente con un’interpretazione estensiva di quanto è previsto. Con la videosorveglianza o con i controlli delle pattuglie è possibile dopotutto individuare le targhe di chi butta in maniera incivile la spazzatura».


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