“Lombardo? Prima va a casa, meglio è”

Innocenzo Leontini è il capogruppo del Pdl all’Ars. Quando lo incontriamo, si sta concludendo l’esperienza del governo Berlusconi. Muovendo da questo scenario ci parla di quello che succede in Sicilia.

“Siamo in presenza – dice – di una empasse completa del governo regionale. La maggioranza non sembra essere più tale. In Aula lo dimostrano continuamente. Faccio un esempio: viene presentato un disegno di legge sulle Asi (Aree di sviluppo industriale), un provvedimento che tradisce il programma presentato agli elettori, che prevedeva un decentramento di poteri e competenze verso gli enti locali. Cosa fa il governo Lombardo? L’esatto opposto, avocando a sé le competenze urbanistiche e delegando il potere di scegliere ad una commissione di cinque persone da lui nominata. I nostri emendamenti passano, ricevendo tra trentanove e i quarantuno voti, nonostante non fossimo più di 11. Tradotto: una trentina di parlamentari della maggioranza ha votato contro le indicazioni del governo”.

 

Ci sta dicendo che non c’è più una maggioranza che sostiene Lombardo?

 

“Sì. Se viene bocciato l’assessore Marco Venturi nel suo impegno legislativo più rilevante; se la mozione di censura verso l’assessore Massimo Russo passa in Aula in assenza della maggioranza che impone ai suoi parlamentari di non esserci, perché sennò molti di loro avrebbero votato per la censura; se il Pd un giorno dice di volere entrare in giunta e il giorno dopo il contrario, ebbene, a mio avviso, tutto ciò è la certificazione dell’assenza di una maggioranza di governo”.

 

Il capogruppo dell’Mpa, Francesco Musotto, dice, al contrario, che a dicembre faranno il governo politico…

 

“Questa, più che una decisione, è un desiderio di Musotto. Lo dimostra il fatto che la sua posizione non è stata sostenuta, né confermata da nessun altro. Anzi, Lombardo ha detto no, perché avrebbe potuto approfittare della sostituzione dell’assessore Gia Maria Sparma per cambiare il governo da tecnico in politico”.

 

Se lo scenario politico che descrive è questo, quello economico vede una Regione con un debito che supera i 5 miliardi di euro e un tessuto produttivo sempre più in crisi.

 

“La situazione è ancora peggiore. Basta leggersi gli ultimi dati del rapporto Svimez, dove si certifica che il tasso di disoccupazione è 14,7 per cento. A questo si aggiunge un trend negativo senza possibilità di miglioramento dello sviluppo industriale. Questi, lo ribadisco, sono dati Svimez. L’economia è completamente ferma, l’emigrazione verso il Centro Nord è in aumento, la natalità è diminuita e abbiamo perso 24 mila posti lavoro”.

 

In uno scenario come questo cosa farebbe lei?

 

“Innanzitutto farei quello che sarebbe mio dovere fare: spendere in tempi celeri i soldi di cui disponiamo. Mi riferisco ai fondi europei, perché nel nostro bilancio abbiamo raschiato il fondo del barile. Noi in questo momento abbiamo il record più clamoroso d’Europa: pur avendo una disponibilità di 14 miliardi di euro, non ne abbiamo speso manco uno”.

 

A questa critica la maggioranza risponde che il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, non solo riduce e ritarda l’erogazione dei Fas (Fondi aree sottoutilizzate), ma lavora per ridurci anche i fondi europei…

 

“Non è vero nulla. Questa è propaganda difensiva. Noi siamo una regione che, pur avendo una disponibilità di 14 miliardi di euro, non ne ha speso, né impegnato neanche uno. Questa incapacità ci sta facendo rischiare il disimpegno più colossale di fondi che la storia delle politiche comunitarie ricordi. E’ questo avviene nei settori che potrebbero produrre crescita. Siamo in presenza di un misfatto, di un sorpruso che il governo Lombardo sta perpetrando ai danni del popolo siciliano. Mi faccia raccontare un episodio che dimostra quanto le sto dicendo”.

 

Lo racconti.

 

“Siamo nell’agosto del 2009. Lombardo partecipa ad un convegno in Lombardia presieduto dal presidente di quella Regione, Roberto Formigoni. Conosce un tecnico di nome Bob Leonardi che nel suo intervento esprime giudizi positivi sui movimenti autonomistici, Lombardo lo nomina subito direttore per i Fondi comunitari. Resiste appena 7 mesi. Nel mentre silura la dottoressa Gabrieella Palocci. Risultato: in 9 mesi non viene realizzato un solo bando e questo avviene nel periodo topico di impegno dei fondi. L’esito disastroso di questi errori è quello che abbiamo oggi”.

 

Se dovesse scegliere delle priorità di investimento su che settori economici punterebbe?

 

“Prioritariamente nelle politiche agricole, favorendo le industrie di trasformazione”.

 

Perchè questo non avviene? Per incapacità? Per insipienza?

 

“Per l’insieme di queste cose. Ma anche perché le alchimie della poltica distolgono la casta dai bisogni concreti del popolo”.

 

I problemi dell’oggi sono uguali a quelli di quando eravate al governo, e ci siete stati parecchi anni, senza risolverli?

 

“Noi la politica di incentivare l’agricoltura e l’industria di trasformazione l’avevamo iniziata con una sostanziale continuità. Lo abbiamo fatto quando il ruolo di assessore regionale all’Agricoltura è stato ricorperto da Giuseppe Castiglione. Una politica proseguita con la mia gestione dell’assessorato e, poi, con Giovanni La Via. Quelli che sono venuti dopo hanno completamente disatteso quelle scelte”.

 

E’ in corso una discussione tra Pd e Terzo Polo per la costruzione di un rapporto strategico. Che giudizio ne dà?

 

“Lo considero catastrofico”.

 

Quali sono i vostri interlocutori politici se l’asse Pd Terzo Polo dovesse continuare?

 

“Noi partiamo dalla coalizione attualmente all’opposizione formata da noi, il Pid e Forza del Sud. Pensiamo inoltre che bisogna allargare l’interlocuzione anche al Udc”.

 

A proposito di Forza del Sud: come lei sa, Gianfranco Miccichè ha annunciato che il suo partito non firmerà la mozione di sfiducia al governo Lombardo che voi volete presentare. Non solo. Alle amministrative annunciano che correranno da soli. Che succede?

 

“L’errore di Forza del Sud è di legare il proprio comportamento alla rivendicazione di un ruolo centrale nelle prossime elezioni regionali”.

 

In pratica, Miccichè vorrebbe essere il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione. Lei esclude questa possibilità?

 

“No, io no n escludo nulla. So che le evoluzioni della politica potrebbero portare a scenari diversi dagli attuali, che potrebbero anche includere questa soluzione. Mi pare prematuro, però, parlarne adesso”.

 

Se i numeri sono a vostro sfavore perché presentate la mozione di sfiducia al governo Lombardo? Pensate forse a qualche defezione nella maggioranza?

 

“La ragione è una: l’attuale maggioranza non è salda. E, in ogni caso, prima finisce questo governo Lombardo, meglio è per la Sicilia e per i siciliani”.

 

In commissione di merito è passata la proposta di sanatoria edilizia dell’abusivismo lungo le coste. Qual è la vostra posizione?

 

“La nostra posizione sarà negativa, perché questa legge è stata proposta per sanare qualche abusivismo commesso dal presidente Lombardo o da chi per lui. Infatti, è bastato che io dichiarassi la nostra contrarietà che Musotto ritirasse la sua firma. Così la proposta, tutto ad un tratto, non hs svuto più sponsor. Nel contempo, ritengo che vi sia bisogno di una legge di razionalizzazione delle coste e noi siamo pronti al confronto”.

 


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