Lo scippo dei fondi Pac alla Sicilia I senatori mantengono la promessa

Hanno mantenuto la promessa.Alcuni senatori siciliani, ieri, hanno presentato una serie di emendamenti all’articolo 12 della Legge di Stabilità, all’esame della Commissione Bilancio di Palazzo Madama. Parliamo della ormai famigerata norma  con la quale, il Governo Renzi, per finanziare l’abbattimento degli oneri contributivi per nuove assunzioni, ha pensato di attingere dalle risorse del Piano azione coesione (Pac). Tradotto significa, una taglio di 3,5 miliardi per il Sud e di almeno 500 milioni di euro per la Sicilia. 

La questione, come vi abbiamo raccontato qui, è stata affrontata venerdì scorso nel corso dell’incontro promosso dal Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, con i parlamentari nazionali eletti in Sicilia, sul tema dei rapporti finanziari Stato-Regione. In quell’occasione, i senatori siciliani presenti (tra i quali Giuseppe Marinello del Ncd, Vincenzo Gibiino e Tonino D’Alì di Forza Italia) si erano impegnati a tentare di fermare quello che ormai è considerato un vero e proprio scippo nei confronti della nostra regione. 

Per il senatore D’Alì «se si decide di attingere ai fondi di una specifica regione per finanziare gli sgravi contributivi, questi devono essere destinati alla stessa regione. Altrimenti, lo squilibrio sarebbe doppio, visto che le assunzioni riguardano più il Nord

E’ così è stato. Lo conferma a Meridionews, D’Alì: «Ieri abbiamo presentato due emendamenti all’articolo 12. Uno, a nome di tutti i senatori di Forza Italia, ma anche di altri gruppi, che recependo i suggerimenti del dirigente della Programmazione della Regione siciliana, Vincenzo Falgares, chiede di spostare il termine per contabilizzare i fondi non spesi -da cui attingere per finanziare gli sgravi contributivi-  al Settembre del 2015 . Il Governo- ricorda il senatore di Forza Italia- lo ha fissato per Settembre 2014». 

Per inciso, si tratta di fondi europei che erano stati riprogrammati dall’ex Ministro, Fabrizio Barca, ed assegnati al Meridione nel corso di quest’anno. Quindi, come aveva fatto notare Falgares, non è poi così strano che non risultino spesi a Settembre. Non risulta quindi giustificata la logica punitiva con cui l’esecutivo nazionale vuole strappare questi soldi al Sud. 

D’Ali, ha anche presentato un altro emendamento. Con il quale chiede che «se si decide di attingere ai fondi di una specifica regione per finanziare gli sgravi contributivi, questi devono essere destinati alla stessa regione. Altrimenti- sottolinea il senatore- lo squilibrio sarebbe doppio. Non solo tolgono soldi destinati agli investimenti alla Sicilia, ma questi verrebbero usati per finanziare le assunzioni al Nord, dove di fatto, il mercato del lavoro soffre meno. Quindi è certo che lì ci sarebbero più assunzioni». 

Il parlamentare di Forza Italia, riferendosi pure alla questione dell’Imu agricola, non esita a definire la Legge di Stabilità del Governo Renzi «assolutamente anti meridionalista». 

Sul tema dell’articolo 12 sono stati presentati emendamenti anche da altri gruppi di senatori siciliani (che stiamo cercando di contattare)  «per dimostrare che sull’argomento c’è grande attenzione». 

Lo conferma anche Giuseppe Marinello (Ncd) che, parlando con il nostro giornale dice: «Abbiamo sottoscritto l’emendamento suggerito da Falgares e dalla Presidenza dell’Ars. Auspico che durante i lavori della Commissione, tutti gli emendamenti sul tema vengano accorpati in una ipotesi condivisa». Il senatore del partito di Alfano, è ottimista: «Ascolteremo il Governo che magari adesso ha esigenza di potere utilizzare risorse che sono subito disponibili, ma che magari poi restituirà come è successo in passato».

La Commissione tornerà a  riunirsi domani. 


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