Adesso la scienza dimostra anche lesistenza della metafisica
Lo scatto della vita: uno scienziato dice di aver fotografato lanima mentre esce dal corpo
ADESSO LA SCIENZA DIMOSTRA ANCHE LESISTENZA DELLA METAFISICA
Uno scienziato russo – stando a quello che leggiamo sul sito liberainformazione – avrebbe messo a punto un tecnica in grado di fotografare lanima di un soggetto al momento della morte.
Lo scienziato che avrebbe svelato (o quasi) uno dei grandi misteri della vita e della morte (se ci riflettiamo, lanima ha il privilegio di stare nella vita e nella morte) si chiama Konstantin Korotkov, ed è il direttore del Research Institute of Physical Culture di San Pietroburgo. A suo dire, avrebbe fotografato una persona con un dispositivo bioelettrografico nel momento esatto in cui è deceduta.
Korotkov avrebbe scattato la foto con la tecnica Kirlian. Si tratta del metodo che viene adottato dal Ministero della Salute russo ed è utilizzato da tanti medici in tutto il mondo come tecnica di monitoraggio per malattie molto gravi. Stando sempre a quello che leggiamo su libera informazione, questo metodo sarebbe stato perfezionato da Korotkov con la tecnica del GDV (Gas Discharge Visualization). Questa tecnica sarebbe stata applicata su una persona in punto di morte. (a destra, foto tratta da altrogiornale.org)
Cosa avrebbe osservato lo scienziato russo? A quanto pare, una diversità cromatica intorno al corpo prima e dopo il passaggio nellaldilà. Ci sarebbe, a quanto pare, un alone azzurro che rappresenterebbe il momento in cui lanima abbandonerebbe il corpo. Dopo la morte e il distacco dellanima dal corpo, il colore, da azzurro, diventerebbe rosso.
A noi questa storia dei colori ricorda un po la cartina al tornasole, che diventa rossa se immersa nellacido e diventa blu se a contatto con una sostanza basica. Nel caso dellanima, lo scienziato parla di azzurro: quindi lanima potrebbe essere leggermente basica?
Secondo Korotkov – leggiamo sempre su liberainformazione – lombelico e la testa sono le parti che per prime perdono la loro forza (cioè lanima) mentre linguine ed il cuore sono le aree che vengono abbandonate per ultime.
La parte più strana osservata da questo scienziato russo sarebbe il comportamento un po ondivago dellanima in caso di morte violenta. In questo caso ritornerebbe più volte nel corpo, come se manifestasse uno stato confusionale e ritornasse nel corpo nei giorni seguenti alla morte.
Korotkov avrebbe anche trovato una spiegazione. Il via vai dellanima tra cielo e terra sarebbe da ascrivere allenergia non utilizzata che è contenuta nellanima. Per lo scienziato, più la morte è improvvisa e non naturale, più lanima, rappresentata dalle onde elettromagnetiche fosforescenti, resta a lungo vicino al corpo.
Secondo lo scienziato russo, la sua tecnica potrebbe essere utilizzata anche per altro: per esempio, per effettuare diagnosi in tempo reale e, magari, per monitorare gli squilibri biofisici ed anche per svelare se una persona possiede capacità paranormali.
Per quel poco che ci è dato capire, questo scienziato avrebbe fatto un bel fritto misto di scienza e metafisica. Infatti ha utilizzato un mezzo fisico per studiare unentità metafisica: cosa che avrebbe fatto già storcere il naso ad Aristotele e a Kant e, in generale, a qualsiasi scienziato ateo, agnostico o credente.
Insomma, per questo bizzarro scienziato lanima non sarebbe altro che una scintilla energetica. Non più, quindi, spiritualità, né psiche di aristotelica memoria.
Una curiosità: il cosiddetto effetto Kirlian – che risale al 1940 e che consiste nel visionare alcune alterazioni dei campi elettromagnetici intorno a oggetti o persone – dopo molti studi lasciò deluso lo stesso padre del fenomeno, cioè Kirlian. Studi che si cerca oggi di far tornare in auge, più che dagli scienziati, dai parapsicologi.
Concludendo, non sembra molto scientifico utilizzare mezzi fisici per dimostrare la presenza di entità metafisiche.
Pure San Tommaso dAquino provò a dimostrare lesistenza di Dio con la logica: ma lultimo passaggio, piaccia o no, rimane legato alla fede.