Il gup del tribunale di Roma, Livio Sabatini, ha deciso per il rinvio a giudizio di 28 persone. Tra loro anche tanti politici siciliani, accusati di falso per avere acconsentito a persone estranee al proprio staff di accedere al penitenziario per parlare con l'ex governatore che ha scontato una condanna per favoreggiamento alla mafia
L’inchiesta sulle visite in carcere a Totò Cuffaro A processo anche Mannino, Crisafulli e Firrarello
È lunga la lista di persone che saranno processate per le visite nel carcere di Rebibbia all’ex presidente della Regione Totò Cuffaro. Tra loro ci tanti politici di primo piano. A disporlo è stato il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Roma Livio Sabatini.
L’accusa è di falso e riguarda le persone che deputati e senatori – molti dei quali siciliani – nel 2011 portarono con loro all’interno del penitenziario. Compagnie che, secondo la normativa, sarebbero dovute essere limitate ai collaboratori. Cuffaro ha scontato sette anni di reclusione perché condannato per favoreggiamento aggravato alla mafia e rivelazione di segreti delle indagini.
Tra le persone rinviate a giudizio l’ex ministro Calogero Mannino, Mirello Crisafulli, l’ex senatore Pino Firrarello, il deputato regionale Pippo Gianni (Udc), l’ex presidente della Provincia di Enna Cataldo Salerno (Pd), Pippo Scalia (An, poi Pdl e Fli) e Sebastiano Sanzarello e Nunzio Cappadona (Centristi).
A essere processate saranno anche Anna Bonfrisco, Filippo Maria Antonio Bucalo, Antonio Buonfiglio, Giuseppe Castania, Maria Giuseppa Castiglione, Stefano Ciccardini, Salvatore Cuffaro (cugino dell’ex governatore), Giuseppe Di Carlo, Francesco Di Chiara, Alessandro Di Paolo, Davide Durante, Cosimo Izzo, Gaetano Mancuso, Antonio Marino, Salvatore Rinaldi, Giuseppe Ruvolo, Antonina Saitta, Calogero Gian Maria Sparma e Attilio Tripodi.
Archiviate, invece, le posizioni dell’ex sottosegretaria Simona Vicari, di Antonello Antinoro, Nino Dina, Saverio Romano e Salvo Fleres.