"e' giusta una manovra economica della regione che vada verso una politica di risparmio delle risorse, per usarle in favore delle tantissime famiglie che non arrivano a fine mese". Lo ha detto il capogruppo al senato e segretario regionale siciliano dell'udc, gianpiero d'alia, nel corso di un'intervista all'emittente televisiva regionale 'tgs'. "e' questo il senso di riequilibrio che va fatto in sicilia - spiega - con tagli di spesa, ma senza prevedere macelleria sociale".
L’illuminazione di D’Alia: “No alla macelleria sociale in Sicilia”
“E’ giusta una manovra economica della Regione che vada verso una politica di risparmio delle risorse, per usarle in favore delle tantissime famiglie che non arrivano a fine mese”. Lo ha detto il capogruppo al Senato e segretario regionale siciliano dell’Udc, Gianpiero D’Alia, nel corso di un’intervista all’emittente televisiva regionale ‘Tgs’. “E’ questo il senso di riequilibrio che va fatto in Sicilia – spiega – con tagli di spesa, ma senza prevedere macelleria sociale”.
Le dichiarazioni del senatore siciliano non possono che sorprendere, in senso positivo, chi le legge. Il suo partito, infatti, a livello nazionale, non si sta facendo molti scrupoli nel sostenere il governo della macelleria sociale di Monti&co. Avete mai visto Casini parlare del premier? In confronto, il fervore di Dorian Gray nel sostenere il suo patto col diavolo, è solo un pallido esempio di fedeltà.
D’Alia, forse (speriamo) non si augura per la sua terra lo stesso trattamento che i banchieri del governo nazionale, su input del sistema finanziario europeo, stanno riservando all’intero Paese. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: povertà e disoccupazione in aumento, una politica economica che strozza i consumi, e banche che, dopo aver ricevuto 274,6 miliardi di prestiti triennali al tasso dell1% dalla Bce, invece di dare ossigeno a famiglie e PMI strozzate ed usurate per far ripartire leconomia, usano quella massa monetaria per abbellire i bilanci e pagare i dividendi ai loro azionisti, mettendo in mezzo ad una strada migliaia di consumatori impossibilitati a pagare le rate dei mutui.
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