Librino, consegnato il campo da rugby San Teodoro «Un progetto che un anno fa sembrava bloccato»

Un campo da gioco in pessime condizioni con dietro i palazzi di Librino. La cartolina risale al 2019 e, oggi, si può davvero dire che appartiene al passato. Dopo tre anni, tra proroghe dei lavori, ritardi e atti vandalici, è stato consegnato il campo di rugby San Teodoro ai Briganti e alle Brigantesse di Librino, l’associazione sportiva che nel 2012 ha occupato il rettangolare di gioco per recuperare una struttura sportiva lasciata all’incuria. «Finalmente è arrivata la consegna del campo – ha detto il presidente dei Briganti Mirko Saraceno questa mattina in occasione del taglio del nastro -, siamo riusciti ad avere questo prato verde, consapevoli del fatto che dobbiamo essere promotori del rugby catanese e siciliano». Anni travagliati, quelli passati per l’effettiva riqualificazione del campo, tra atti vandalici, fori di proiettilenessun presidio di sicurezza per controllare il cantiere

La consegna, ha commentato l’assessore allo Sport Sergio Parisi, «rappresenta un momento importante per la città, per il territorio di Librino e per i Briganti che si inquadra nell’ambito di un’azione epocale sulla riqualificazione dei migliori impianti sportivi presenti in città». In cui l’avvenuta riqualificazione del San Teodoro, per Parisi, «è stata un’impresa». Alla realizzazione del progetto – che, tra gli interventi, ha previsto anche il rifacimento del manto in erba sintetica, l’allargamento del campo e la realizzazione di un muro di cinta – ha contribuito anche la Federazione italiana Rugby (Fir). 

«Siamo riusciti a modificare un progetto che un anno fa sembrava arenato, realizzando un campo molto bello e che rappresenta un’opera importante che verrà condivisa dai Briganti con le altre squadre di Catania – ha affermato il presidente della Federazione Marzio Innocenti -, una struttura fondamentale per la Sicilia e per il rugby italiano – aggiunge -. Adesso attendiamo novità anche da Palermo dove siamo riusciti a dare un campo alla squadra locale». 


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