Dopo il dissequestro la F.Ponte Spa sarebbe pronta a licenziare 45 dipendenti su un totale di 58. Si evince da un documento che riporta il timbro della società e che sarà trasmesso ai sindacati per l'avvio della procedura di mobilità
L’hotel Astoria diventerà un B&B «Alternativa è default e chiusura»
L’hotel Astoria sarà trasformato un un B&B, inoltre la F.Ponte Spa, proprietaria della struttura, sarebbe pronta a licenziare 45 dipendenti su un totale di 58. Lo apprende l’Ansa. Ritornato in possesso della famiglia Ponte due mesi fa in seguito alla decisione del Tribunale di Palermo di dissequestrare i beni che per due anni sono stati gestiti in amministrazione giudiziaria per il sospetto di intrecci affaristici con alcuni imprenditori della famiglia Sbeglia, già condannati per mafia con sentenza definitiva, ora è stato deciso di ridimensionare l’hotel. Si evince da un documento che riporta il timbro della società e che sarà trasmesso ai sindacati per l’avvio della procedura di mobilità. Per la F.Ponte Spa l’alternativa alla trasformazione della struttura in B&b, è «il default e la chiusura». In particolare, la società «farà ricorso alla esternalizzazione di alcune attività mediante l’utilizzazione di contratti di service» per «reparto contabilità, paghe, manutenzione, guardaroba, facchinaggio». Con la trasformazione della struttura da albergo a B&b sarà soppresso il reparto ristorazione. Licenziamenti in arrivo anche negli alberghi Vecchio Borgo e Garibaldi a Palermo, dove lavorano una ventina di persone.
Il Cda, si legge nel documento, «ha dovuto prendere atto del peggioramento della gestione economica della struttura alberghiera, della grave mancanza di equilibrio nel rapporto costi-entrate e dell’assenza di ogni bilanciamento tra forza lavoro occorrente e numero di risorse disponibili».
Per due anni l’hotel Astoria, come gli alberghi Garibaldi e Vecchio Borgo (anche questi dissequestrati), sono stati gestiti, sotto amministrazione giudiziaria, dall’avvocato Gaetano Cappellano Seminara indagato nell’inchiesta della Procura di Caltanissetta sul caso Saguto, e per due mesi dall’avvocato Giuseppe Li Greci, nominato dai nuovi vertici della sezione misure di prevenzione del Tribunale dopo l’allontanamento dell’ex presidente. Nei suoi due mesi di gestione Li Greci avrebbe avuto solo il tempo di azzerare lo staff del suo predecessore, inserendo suoi uomini di fiducia. Poi il dissequestro, avvenuto lo scorso marzo.