Di gabriele bonafede
Leredità del Gattopardo. Dialogo con Gioacchino Lanza Tomasi
di Gabriele Bonafede
Sono passati cinquantanni dalluscita nelle sale cinematografiche del film Il Gattopardo e qualche anno in più dalla pubblicazione del romanzo. Palermo si accinge, a partire da oggi, a celebrare il cinquantenario di un film epocale con un percorso di manifestazioni culturali dal titolo Cera una volta in Sicilia: I 50 anni del Gattopardo del quale abbiamo pubblicato il programma dettagliato.
Se cè una persona che rappresenta leredità materiale e culturale di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, questi è il figlio adottivo, Gioacchino Lanza Tomasi di Lampedusa che ha custodito non solo il patrimonio culturale in termini di documentazione storica, ma anche i luoghi e la memoria personale.
Proprio in questi giorni in Inghilterra è stata pubblicata una nuova versione della Biografia per immagini di Giuseppe Tomasi di Lampedusa curata da Gioacchino Lanza, dal titolo A biography through images, con una prefazione di David Gilmour, lo storico inglese autore della biografia più accreditata sullo scrittore, dal titolo Lultimo Gattopardo.
Gioacchino Lanza Tomasi a Riga. Foto di Olivier De RyckeAbbiamo dunque raggiunto Gioacchino Lanza Tomasi nella dimora storica dove vive, e dove ha vissuto lo stesso romanziere gli ultimi anni della vita, per dialogare sullattualità, oggi, nei temi e nelle riflessioni del Gattopardo-romanzo e del Gattopardo-film in Sicilia e in Europa.
Cosa cè di attuale, a mezzo secolo di distanza, nel romanzo e nel film?
Le due opere, quella scritta e quella cinematografica, sono tra loro differenti. Anche perché i media sono differenti. Il romanzo ha una narrazione criptata che ha risonanze che possono portare anche ad alcuni equivoci, i quali continuano ancora oggi. Il successo del romanzo è stato alimentato da altri scrittori nel tempo, e continua ad esserlo ancora da scrittori spagnoli e israeliani, i quali attraverso la tecnica narrativa del Gattopardo, che è totalmente diversa dal romanzo ottocentesco, hanno potuto mantenere la formula romanzo storico pur scrivendo romanzi contemporanei. Il film invece, come avviene sovente nel cinema, è molto più esplicito. Non è fatto da una serie di strati di comprensione. Il che, per esempio, è analizzato nel recente libro sul Gattopardo di Alberto Anile (Operazione Gattopardo. Come Visconti trasformò un romanzo di «destra» in un successo di «sinistra») che ha avuto una discreta attenzione. Ad esempio, si è detto al proposito del finale con la fucilazione da parte dellesercito regio-piemontese che si tratta di un’aggiunta rispetto al romanzo: ma questa non è per nulla uninvenzione di Visconti. Se si dice questo, significa dire che non è stato letto dal Gattopardo, laddove invece cè un chiaro riferimento quando il colonello Pallavicini prende congedo e ci sono le parole adesso voi oserete. Il romanzo lascia intendere dunque che Pallavicini aveva una missione da compiere. Lui, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, non spiattella mai davanti i vari livelli di comprensione. Non è un invenzione di Visconti, che invece la comprende e la rende esplicita nel finale del film.
Il romanzo è ancora valido per alcuni di questi strati di lettura?
Per qualsiasi uomo che ha una cultura, che non è la conoscenza di migliaia di cose, la lettura del Gattopardo ha elaborato una genetica del romanzo che è molto moderna e che dipende molto dalla psicoanalisi. Il cuore del romanzo sta nellaccettazione che la storia dellumanità è una storia degli affetti: i dati sensibili e traumatici sono ciò che distingue lessere dalla storia degli altri esseri viventi. È la parte, se così possiamo dire, divina delluomo. Puoi pensare che resti come fatto storico della specie. Infatti il romanzo non è costruito sulla verità oggettiva storica, ma è spesso una verità falsa: sono verità soggettive, ovvero viste attraverso il soggettivismo. Tutti gli scrittori contemporanei fanno dunque i conti con il Gattopardo su questo piano.
Quali insegnamenti storico-politici per la Sicilia di oggi?
Se lo applichiamo alla verità storica, allaspetto storico della situazione siciliana, il momento più politico è, per tutti, lincontro tra il Principe di Salina e Chevallier, sia nel film, sia nel romanzo.
Anche se è importante su questo strato di comprensione, pure lepisodio di Pallavicini, come detto.
Sicuramente. Lampedusa, attraverso Salina, vede il futuro del sempre che poi sono i 200 anni del declino prevedibile della propria classe dirigente, e della Sicilia nel complesso. Ma non per questo è un romanzo pessimista, anzi. Direi che era stato addirittura ottimista: noi siamo andati oltre le previsioni pessimiste del romanzo e del film, perché la condizione culturale e civile di oggi è quella del tempo delle barbarie e non delle iene e degli sciacalli, come narrato da romanzo e film. La civiltà dellilluminismo, modello sia di Lampedusa sia del suo personaggio, è stata completamente distrutta. Penso che addirittura siamo arrivati a una situazione precedente al funzionamento degli Stati: uninvoluzione che è evidente soprattutto in Sicilia e in Italia. NellEgitto antico la burocrazia (anche se di casta) esisteva. Oggi la burocrazia è il clan: i parenti, il nepotismo, gli amici del clan. Il sistema della legge elettorale di oggi è il sistema del clan: praticamente quello tribale.
Vale anche per lEuropa? Quali insegnamenti storico-politici suggerisce ancora oggi il Gattopardo allEuropa?
Lampedusa ha questa ammirazione sconfinata per quello che è stata la civiltà europea occidentale. Lui vedeva nellilluminismo quello che era stato lapice della civiltà umana. Che poi è alla base anche di quella americana: questa idea non della religione ma delle Law Schools che riescono a stabilire un patto sociale che sia digeribile da tutti. In Europa, contrariamente allitalia, se ne parla. LItalia, invece, sta uscendo dalla società liberale, dallilluminismo. In Europa la scuola illuminista è ancora avvertita. Sintomaticamente, in Germania un politico che ha fatto un mutuo agevolato in quanto politico si dimette, in Italia si fa di peggio senza che un politico sia sfiorato dallidea di dimettersi.
Quanto cè di gattopardesco nella politica siciliana di oggi?
Gattopardesco, ha sostituito il termine precedente di gesuitico e cioè: un comportamento difforme e opportunista. Anche quello è stato sostituito. La politica dopportunismo presuppone che se tu parli di un opportunista, chi lo è sa che non dovrebbe esserlo. Insomma, cè unetica di fondo anche nella definizione di opportunista, gesuitico o gattopardesco. Oggi molti politici italiani sono addirittura sorpresi nel fare cose illecite, ben più gravi, sul piano etico, dellopportunismo. Questi atteggiamenti, in Italia, si sviluppano molto a partire dagli anni 80 del XX secolo. In quegli anni ci fu una progressione geometrica. Oggi ci sono delle persone che non puoi dire che sono amorali: sono premorali, l’amorale, e anche lopportunista, il gattopardesco, sa che cè una morale, il premorale non lo sa.
E quanto cè di gattopardesco nella politica europea di oggi?
La crisi economica non è tutto. Ad esempio, la Spagna arriva alla democrazia tardissimo, ma ha una classe dirigente. Cè una forza interna. Quindi lEuropa nel complesso è molto meno gattopardesca.
Alexandra Tomasi Wolff von Stomersee, principessa di Lampedusa, portò la psicoanalisi in Italia e in Sicilia nel secondo dopoguerraUn ricordo di Giuseppe Tomasi oggi? Un ricordo della moglie, e quanto cè nel romanzo (e forse anche nel film) da parte di Alexandra Wolff von Stomersee, prima psicanalista-donna in Italia?
Lui non era stato analizzato. Né da lei, né da altri. Anche perché, altri non ce nerano in Italia. In italia, a quell’epoca, ce n’erano sette, dei quali esercitavano solo in quattro. La società italiana di psicanalisi (Spi) fu creata, allora, da sette persone, riunite da Weiss, di questi i didatti erano quattro: Weiss, Servadio, Perrotti e Musatti. Poi come quinta cè Alexandra. Gli altri due, su sette, erano dei sostenitori. La conoscenza della psicoanalisi da parte di Lampedusa, che conosceva dal trattato di Musatti che è ancora un bel testo, permea la sua idea del mondo. Si pensa che molte cose fossero fatte a tavolino (inizia il romanzo con il modello dellUlysses di Joyce, e cioè in un tempo narrato di 24 ore), ma poi cambiò idea. E allora il romanzo diventa ladattare un quadro storico agli eventi contemporanei della sua vita. Ad esempio, Lampedusa aveva visto, nel plebiscito, anche le sue esperienze del referendum sulla monarchia, e li ha adattati a un quadro diverso.
Cosa direbbe Giuseppe Tomasi di Lampedusa della Sicilia di oggi?
Lui avrebbe continuato a scrivere. Aveva intenzione di scrivere. Parlava riferendosi a Balzac. Un antefatto vero è anche Verga, che ha scritto due romanzi legati tra loro. Lampedusa aveva proseguito su questa linea con Lighea, ad esempio, dove i personaggi si sovrappongono ed esistono in altri racconti.
Insomma aveva iniziato a creare il villaggio del suo mondo narrativo, malgrado la delusione del rifiuto Dove vende di più, ancora oggi, il romanzo e qual è la percezione del romanzo e della Sicilia?
Quando ho preso lagente americano rifacendo ledizione nuova con le aggiunte, il romanzo ha avuto una nuova gioventù. Adesso in parte diminuirà, ma ancora oggi, per esempio, in Giappone è stato ricomprato. Loro, dopo cinquantanni anziché settanta, possono stampare senza pagare i diritti, ma hanno ugualmente comprato una licenza per pubblicare una nuova edizione. I luoghi dove il romanzo, nelle edizioni nuove, fa ancora scalpore sono il Giappone e lIsraele.