Le politiche sulla mobilità arrivano in Consiglio comunale «In città soltanto iniziative schizofreniche e disordinate»

Dopo un minuto di silenzio per il maestro Franco Battiato, è cominciata la seduta straordinaria urgente del Consiglio comunale di Catania richiesta dal gruppo Grande Catania, con a capo Sebastiano Anastasi, e sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, sul tema delle politiche sulla mobilità. «Dalla ferrovia Circumetnea alla metropolitana e dall’aeroporto al porto. Nell’ultimo periodo, ci sono state molte novità ma quello che manca è una visione d’insieme su prospettive e sviluppo». Ed è questa la richiesta che fa il consigliere Anastasi all’amministrazione. Lo spunto è arrivato dalla fusione tra Amt e Sostare – le due partecipate interamente comunali che si occupano di gestione del trasporto pubblico la prima e sosta a pagamento la seconda – «che ha portato a una rivoluzione in città». 

A prendere subito la parola per rispondere – annunciando di dovere andare via entro una mezz’ora – è stato il sindaco Salvo Pogliese che ha definito la mobilità un «tema strategico da cui passa anche il miglioramento della qualità della vita». L’incipit è sulla metropolitana che «è la pagina più importante: da Paternò fino all’aeroporto avremo 30 chilometri con 27 stazioni. Da qui a qualche anno – sostiene il primo cittadino – potremo brindare alla fine dell’opera e anche all’intermodalità». Dati alla mano, il discorso passa poi ai tre parcheggi scambiatori che verranno realizzati con i fondi di un bando regionale vinto (da 23 milioni di euro): Sanzio (315 stalli), Narciso (126 stalli) e Aci Castello (323 stalli). «Entro dieci giorni – aggiunge il sindaco – verrà pubblicato il bando per il parcheggio di piazza della Repubblica che entro due anni dovrebbe essere realizzato». Un ultimo passaggio veloce Pogliese lo riserva alla questione delle pedonalizzazioni. «In questi ultimi anni, abbiamo avviato un percorso graduale per regalare nuove aree in cui godere della bellezza del barocco e bisogna continuare in questo senso». 

Un intervento critico sul tema è quello del consigliere di Con Bianco per Catania Salvo Di Salvo. «Senza un’idea complessiva, il rischio è di fare interventi a pezzi che, nell’insieme, non hanno una vera funzione nell’interesse dei cittadini. L’emblema delle iniziative schizofreniche e non ordinate – aggiunge Di Salvo – è quello di via Dusmet: zona a traffico limitato dove, però, sono state fatte delle strisce blu per i parcheggi delle auto». La via che costeggia il mercato del pesce è stata oggetto di una sorta di esperimento di mobilità che, negli anni scorsi, ha fatto storcere il naso a diverse realtà e associazioni locali. «Il punto cruciale è che sui temi della mobilità in città non c’è un progetto vero – gli fa eco Graziano Bonaccorsi del M5s – Si pensa solo a tamponare per risolvere problemi in modo temporaneo. Io voglio ancora sperare – continua il consigliere pentastellato – in una visione seria da parte di questa amministrazione». 

Finiti gli interventi dei consiglieri, è proprio l’assessore alla Mobilità Pippo Arcidiacono a rispondere: «Chi dice che l’amministrazione non ha un progetto, non ha idea di cosa è già stato fatto, di cosa è in itinere e di cosa è in programma». Tra le cose fatte, il componente della giunta decide di partire dal car sharing che, dopo l’addio di Enjoy, è passato in mano all’Amt con la flotta di mezzi della piattaforma AmiGo. «Per noi i risultati raggiunti sono eccellenti e ne siamo orgogliosi», afferma Arcidiacono che ricorda anche il prossimo arrivo in città dei servizi di bike sharing e monopattino sharing. «Da qui a pochi mesi, potremo istituire le vere Ztl ma prima – fa notare l’assessore passando a un altro dei temi più dibattuti in città – serve che le telecamere siano attive, altrimenti è inutile». Arcidiacono fa poi un passaggio sulle piste ciclabili, spiegando che «non sono dimenticate, ma in corso di progettazione», tornando anche sull’approfondimento fatto questa mattina da MeridioNews su quella di Librino che versa in condizioni di degrado. «Voglio fare un monito ai cittadini che amano Catania perché se ne prendano cura e decidano di denunciare chi fa gesti in senso contrario». 


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