La targa svelata domenica, da subito, ha raccolto critiche di cittadini e politici. A insorgere per primo è stato il consigliere Enzo Bianco. «L'iter è breve. Abbiamo convocato la commissione toponomastica», assicura a MeridioNews il sindaco facente funzioni
Le polemiche dopo la dedica del Lungomare a Franco Battiato Bonaccorsi: «Finite le procedure, la piazza avrà il suo nome»
«A Franco Battiato». Così recita la targa che domenica è stata svelata nell’ex piazza Nettuno da Michele Battiato, il fratello maggiore dell’artista morto un anno fa e dal sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi che, per l’occasione, ha anche svelato di essere loro cugino (le nonne erano sorelle). L’artista, ricordato per la sua spiccata sobrietà e semplicità, probabilmente non avrebbe mai pensato in vita a quale luogo gli sarebbe stato intitolato. Tuttavia il dibattito c’è stato, per una dedica che, sin dal momento in cui la bandiera tricolore è stata fatta scivolare via, ha dato vita a diverse polemiche. «Franco Battiato merita di più» è il commento che molti cittadini hanno affidato ai social insieme all’impressione di essersi sentiti presi in giro; mentre il consigliere Enzo Bianco ha ricordato una mozione – di cui lui era stato primo firmatario – che era stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale meno di un mese dopo la morte dell’artista. «Avevamo chiesto esplicitamente al sindaco (ai tempi Salvo Pogliese non era ancora stato sospeso, ndr) e alla giunta – riferisce l’ex primo cittadino Bianco a MeridioNews – non una generica dedica ma una vera e propria intitolazione di un posto importante e significativo per la città di Catania». Una strada, un palazzo, un luogo della cultura, una piazza. «E, infatti così sarà», assicura al nostro giornale il sindaco facente funzioni.
A testimonianza delle rassicurazioni di Bonaccorsi, c’è anche il verbale della delibera di giunta comunale di giovedì 19 maggio – tra l’altro, la prima a cui hanno preso parte anche le tre nuove assessore nominate il giorno prima – in cui si legge che, oltre ad apporre la targa commemorativa al Lungomare, l’indirizzo politico è quello di «avviare la procedura per l’intitolazione di piazza Consiglio d’Europa (così si chiama l’ex piazza Nettuno dal 1999 anche se, nonostante siano passati più di vent’anni, nessun catanese la riconosce come tale, ndr) a Franco Battiato». Insomma, si tratterebbe solo di una questione di tempo. «L’iter sarà breve e abbiamo anche già convocato la Commissione toponomastica. Alla fine delle procedure amministrative – ribadisce Bonaccorsi – quella sarà piazza Franco Battiato. Il resto sono solo chiacchiere e speculazioni».
E proprio sulle attività della Commissione toponomastica a lanciare un appello è stato il consigliere comunale del Movimento cinque stelle Graziano Bonaccorsi. «Il vero problema è che non viene convocata da mesi – lamenta a MeridioNews – Precisamente da quando l’assessore Alessandro Porto è uscito dalla giunta (novembre del 2021, ndr) i lavori sono rimasti bloccati e delle tante azioni che erano state programmate non si è fatto più nulla». Il consigliere pentastellato pensa soprattutto alle proposte di intitolare due piazze «una al magistrato catanese Giambattista Scidà e un’altra ai vigili del fuoco morti nell’esplosione». Quella che si era verificata a marzo del 2018 in via Garibaldi e che era costata la vita a Dario Ambiamonte e Giorgio Grammatico. I due pompieri a cui, già un anno dopo, è stata intitolata una piazza a Maletto. «Un modo per conservare la memoria di illustri cittadini catanesi – aggiunge il consigliere – Senza nulla togliere a Franco Battiato». Che dovrebbe dare il nome all’attuale piazza Consiglio d’Europa «dopo i lavori di riqualificazione», come si legge ancora nella delibera di giunta. «Franco, che per me è sempre stato “Ciccio” – conclude il sindaco facente funzioni Bonaccorsi – era un uomo molto generoso non solo dal punto di vista economico, ma anche per il tempo che metteva a disposizione degli altri. Qualcuno se ne è approfittato in vita e qualcuno se ne sta approfittando anche dopo la morte».