Le considerazioni del presidente della regione, raffaele lombardo, sulla stabilizzazione, vera a presunta, di unaltra ondata di personale precario (che dovrebbe entrare alla regione senza concorso, in barba alla costituzione italiana che in sicilia, in materia di assunzioni nella pubblica amministrazione, continua ad essere non disattesta, ma calpesta) suonano un po stonate. Per almeno un paio i motivi.
Le incongruenze di Lombardo e Armao
Le considerazioni del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, sulla stabilizzazione, vera a presunta, di unaltra ondata di personale precario (che dovrebbe entrare alla Regione senza concorso, in barba alla Costituzione italiana che in Sicilia, in materia di assunzioni nella pubblica amministrazione, continua ad essere non disattesta, ma calpesta) suonano un po stonate. Per almeno un paio i motivi.
In primo luogo, perché quello che dovrà essere bandito, per effettuare queste nuove stabilizzazioni, è un vero e proprio concorso: al quale si presenteranno migliaia di persone. Il risultato sarà una grande confusione con una sorta di bolla clientelare che verrà fatta esplodere dopo la prossima campagna elettorale (dopo, cioè, che, verosimilmente, verrà carpito il voto alle migliaia di persone che si presenteranno al concorso).
Unaltra nota stonata – che poi è una doppia incongruenza belle buona – è latteggiamento ondivago di Lombardo e dellassessore allEconomia, Gaetano Armao.
Il primo – il presidente Lombardo – poco tempo fa, ha affermato che alla Regione servono, sì e no, tremila dipendenti. Comè possibile che, adesso, ne vuole assumere ancora? Siamo o no davanti a un atteggiamento schizofrenico (politicamente parlando, sintende, se non altro perché Lombardo, da psichiatra, di schzofrenia se ne intende).
E che dire dellassessore Armao? Nelle tv e nei giornali non fa altro che magnificare le gesta di un governo che starebbe risanando i conti della Regione. Le stabilizzazioni fanno parte del risanamento?
Ultima considerazione: lufficio del commissario dello Stato per la Regione siciliana. Che, nellaprile scorso, è stato preso dassalto da tanti esponenti del governo regionale. Dimenticando che il commissario dello Stato non è il titolare di un ufficio di consulenza del governo regionale, ma un soggetto che dovrebbe limitarsi a verificare la costituzionalità delle leggi regionali. Il nostro augurio è che, almeno in materia di personale, la costituzionalità di eventuali leggi venga verificata. Per davvero. E chiedere troppo?