Una colonia di cicogne bianche ha preso il volo nei giorni scorsi dalle nidificazioni nella piana di Catania. L’area sud del capoluogo etneo, fra la zona industriale e il lago di Lentini, ha visto 57 cicogne bianche partire in volo verso luoghi più adatti allo svernamento. Da oltre 20 anni la piana di Catania rappresenta un territorio particolarmente importante per la popolazione nidificante in Sicilia. «Risalgono agli anni ’90 le prime coppie che hanno fatto i nidi in Sicilia – spiega a MeridioNews Giuseppe Rannisi, delegato della Lipu (Lega italiana protezione uccelli) di Catania – Da allora il numero dei volatili è andato sensibilmente crescendo, raggiungendo una popolazione di circa una settantina di coppie». La prima coppia di cicogne bianche, riapparsa nella regione siciliana grazie a progetti di ricolonizzazione della Lipu, è arrivata a Lentini nel 1992 per poi cominciare a nidificare nella piana di Catania.
«Hanno formato una colonia numerosa nella zona industriale, hanno creato i loro nidi sui tetti dei capannoni e sui tralicci della media tensione. In località Passo Martino, lungo l’asse dei servizi, è possibile ammirare i giovani uccelli sui nidi mentre gli adulti volano in cerca di cibo», prosegue. Un’altra consistente colonia, formata da una quarantina di coppie, è presente nella piana di Gela: secondo i dati registrati dalla Lipu, quest’ultima rappresenterebbe la più grande d’Italia. «Monitoriamo il territorio verificando quanti esemplari partiranno per l’Africa e quanti rimarranno a presidiare i nidi», racconta Rannisi. Sono 120 i giovani volatili involati dalla piana di Gela, a cui si sommano gli esemplari presenti nelle province di Agrigento, Trapani ed Enna. Le cicogne appena involate verranno seguite dai genitori che insegneranno loro a trovare il cibo: «Saranno circa 190 gli esemplari che solcheranno i cieli della Sicilia», spiega.
Nel 2017 le coppie sono diminuite anche per le continue trasformazioni dell’ambiente. Molte delle aree della zona industriale di Catania sono state utilizzate per capannoni, modificando de facto l’habitat adatto per le cicogne riducendo conseguentemente il cibo disponibile. «I luoghi ideali per la nidificazione sono diminuiti in seguito alla crescente occupazione del suolo – conclude Rannisi – Rincresce che non si attuino operazioni di miglioramento ambientali, per riutilizzare e ridurre il consumo del territorio. La nostra piana rappresenta un valore: la sua tutela consentirebbe la protezione e la nidificazione delle cicogne e anche di specie diverse».
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