Al confronto hanno preso parte il segretario generale provinciale della Cisl Maurizio Attanasio, quello di Assostama, Filippo Romeo, e il vicesegretario provinciale del sindacato unitario dei giornalisti Michele Spalletta e la tesoriera Maria Torrisi
Lavoro, incontro tra Cisl e Assostampa a Catania «Difendere autonomia dei giornalisti dalla politica»
«Saremo in prima linea per difendere i contratti regolari e ci batteremo contro il precariato e ogni forma di sfruttamento e lavoro nero». Sono le parole pronunciate dal segretario provinciale di Assostampa Catania Filippo Romeo, durante un incontro con il segretario generale della Cisl etnea Maurizio Attanasio. Il confronto è servito a ragionare sul tema dell’occupazione e del rilancio sociale nell’area metropolitana di Catania e ha registrato anche la presenza del vicesegretario provinciale del sindacato unitario dei giornalisti Michele Spalletta e della tesoriera Maria Torrisi.
Al centro dell’attenzione i numerosi problemi che interessano diversi settori del mondo del lavoro, compreso quello editoriale. «Il ruolo del sindacato dei giornalisti – ha detto il segretario generale Attanasio – è determinante nella crescita civile della società, perché attraverso la tutela dei loro diritti contrattuali passa la libertà e l’autonomia dell’informazione, presupposto irrinunciabile di ogni democrazia. Un’autonomia che è necessario perseguire nei confronti della politica, come la prassi sindacale della Cisl dimostra, affinché nel rispetto dei propri ruoli si concorra anche da posizioni critiche alla ricerca del bene comune e al buon governo della comunità. È su tale aspetto – ha aggiunto Attanasio – che auspichiamo, anche con la collaborazione del sindacato dei giornalisti, una sinergia tra parti sociali, associazioni e movimenti della società che riesca a costruire un luogo metaforico dove dibattere con idee e ragionamenti per il futuro di Catania e della sua area metropolitana”.
«Nel territorio catanese – ha commentato Filippo Romeo di Assostampa – scarseggia il lavoro contrattualizzato e regolarmente retribuito e preoccupa l’alto tasso di precariato. Pure nella nostra categoria gli accordi atipici rappresentano ormai la consuetudine. Questo, nel tempo, ha comportato l’accesso alla professione di tanti nuovi colleghi che sono andati ad accrescere il bacino dei precari e spesso anche dei disoccupati. Ecco perché saremo in prima linea per difendere i contratti regolari e ci batteremo contro il precariato e ogni forma di sfruttamento e lavoro nero».