La prima interrogazione parlamentare sulle chemtrails la firmavano i Ds nel 2003. Da allora, sulle fantomatiche emissioni tossiche nell'atmosfera se ne sono dette tante, specialmente tra i pentastellati. Un collettivo di autori e illustratori da tutt'Italia, guidati dal catanese Luca Salici, ha raccolto per beneficenza le storie migliori
LaScia o raddoppia, l’ebook parla siciliano La bufala delle scie chimiche da Pelù al M5s
«La classe politica è miope e ignorante in larga misura, tranne che per rare eccezioni, e la sua attenzione è concentrata sui propri interessi e privilegi, non certamente su quelli del Paese. Non stupisce che le scie appaiano su uno sfondo molto lontano, perché apparentemente non confliggenti coi privilegi della casta». Pagina 77, a parlare è il Divino Otelma in un’intervista a metà tra il mistico è il catastrofico. Il suo è solo uno dei contributi che riempiono LaScia o raddoppia, l’instant ebook sul complottismo e le cospirazioni uscito ieri per la casa editrice romana Round Robin. Scritto in 48 ore, il volume – 108 pagine al prezzo di 4,99 euro, che saranno devoluti in beneficenza agli alluvionati di Genova – è l’opera prima del neonato collettivo artistico e letterario L’anacaprina. Ad animarlo giornalisti, scrittori, illustratori di un’Italia col baricentro spostato verso Sud. A partire dall’ideatore del progetto, il catanese Luca Salici, 32 anni, emigrato a Roma da cinque. Ma poi Palermo, Agrigento, Alcamo, Acireale e perfino il «viale Mario Rapisardi», ironizza qualcuno sulle residenze degli autori.
La copertina«Sembra buffo dirlo, ma è partito tutto da Gianni Morandi», racconta Salici. Lo storico cantautore nostrano, infatti, è da tempo l’anima di una commentatissima pagina Facebook, che si distingue per la genuinità dei contenuti. «Lui aveva pubblicato una foto con un frutto e si domandava per quale motivo non fosse molto saporito. Io ho commentato, scherzando, “Colpa delle scie chimiche”». Poche ore dopo, la replica da Morandi in persona: «Ha scritto: “Luca, dimmi di più”. In quel momento, ho pensato a quando Piero Pelù, ospite da Fabio Fazio su Rai 3, gli ha detto: “Promettimi che parlerai delle scie chimiche”». Mancavano un paio di giorni al raduno pentastellato convocato da Beppe Grillo al Circo Massimo, lo scorso fine settimana: «Ho creato un gruppo Facebook invitandoci amici e conoscenti, professionisti della comunicazione e semplici persone che credevo potessero essere curiosi». In due giorni c’erano decine di contributi: da un’intervista proprio a Piero Pelù a quella – inaspettata – al Divino Otelma, passando per il blogger antibufala Paolo Attivissimo, l’ex deputato Domenico Scilipoti (ultimo, in ordine di tempo, ad aver portato le scie chimiche a Montecitorio), il capogruppo dei grillini all’Ars Giancarlo Cancelleri, lo scrittore Corrado Fortuna e il parlamentare Tommaso Currò, pentastellato a rischio espulsione dal partito sin dalla sua elezione. Perfino la prefazione vanta un nome eccellente: la firma il giornalista Fulvio Abbate.
«A materiale raccolto, io, Alessio Arconzo e Attilio Tomaselli, che sono gli altri due curatori del libro, abbiamo iniziato a tenere i contatti con le case editrici, a sistemare le illustrazioni e impaginare. Nel frattempo, ci siamo chiesti che forma dovessimo dare al gruppo, numerosissimo, di persone che hanno contribuito: dopo un sondaggio, fatto su Facebook anche quello, abbiamo deciso di costituire un collettivo, un po’ come Spinoza o i Wu Ming». L’anacaprina, dal nome delle questioni insignificanti sommate a un errore di grammatica. «Abbiamo pensato che questa collaborazione così proficua potesse anche non concludersi nel tempo dice Luca Salici Ci siamo dati una possibilità per il futuro, insomma». Nel frattempo, l’augurio è che il primo lavoro possa andare bene: «Ci siamo attivati come ufficio stampa, qualcuno gestisce la pagina Facebook, qualcun altro il profilo Twitter, altri ancora riempiono di contenuti il nostro sito». Tutto per una giusta causa: «L’ebook non costa neanche cinque euro, e il ricavato sarà interamente devoluto a sostegno degli alluvionati di Genova».
[Foto di Attilio Tomaselli]