LaScia o raddoppia, l’ebook parla siciliano La bufala delle scie chimiche da Pelù al M5s

«La classe politica è miope e ignorante in larga misura, tranne che per rare eccezioni, e la sua attenzione è concentrata sui propri interessi e privilegi, non certamente su quelli del Paese. Non stupisce che le scie appaiano su uno sfondo molto lontano, perché apparentemente non confliggenti coi privilegi della casta». Pagina 77, a parlare è il Divino Otelma in un’intervista a metà tra il mistico è il catastrofico. Il suo è solo uno dei contributi che riempiono LaScia o raddoppia, l’instant ebook sul complottismo e le cospirazioni uscito ieri per la casa editrice romana Round Robin. Scritto in 48 ore, il volume – 108 pagine al prezzo di 4,99 euro, che saranno devoluti in beneficenza agli alluvionati di Genova – è l’opera prima del neonato collettivo artistico e letterario L’anacaprina. Ad animarlo giornalisti, scrittori, illustratori di un’Italia col baricentro spostato verso Sud. A partire dall’ideatore del progetto, il catanese Luca Salici, 32 anni, emigrato a Roma da cinque. Ma poi Palermo, Agrigento, Alcamo, Acireale e perfino il «viale Mario Rapisardi», ironizza qualcuno sulle residenze degli autori.

La copertina

«Sembra buffo dirlo, ma è partito tutto da Gianni Morandi», racconta Salici. Lo storico cantautore nostrano, infatti, è da tempo l’anima di una commentatissima pagina Facebook, che si distingue per la genuinità dei contenuti. «Lui aveva pubblicato una foto con un frutto e si domandava per quale motivo non fosse molto saporito. Io ho commentato, scherzando, “Colpa delle scie chimiche”». Poche ore dopo, la replica da Morandi in persona: «Ha scritto: “Luca, dimmi di più”. In quel momento, ho pensato a quando Piero Pelù, ospite da Fabio Fazio su Rai 3, gli ha detto: “Promettimi che parlerai delle scie chimiche”». Mancavano un paio di giorni al raduno pentastellato convocato da Beppe Grillo al Circo Massimo, lo scorso fine settimana: «Ho creato un gruppo Facebook invitandoci amici e conoscenti, professionisti della comunicazione e semplici persone che credevo potessero essere curiosi». In due giorni c’erano decine di contributi: da un’intervista proprio a Piero Pelù a quella – inaspettata – al Divino Otelma, passando per il blogger antibufala Paolo Attivissimo, l’ex deputato Domenico Scilipoti (ultimo, in ordine di tempo, ad aver portato le scie chimiche a Montecitorio), il capogruppo dei grillini all’Ars Giancarlo Cancelleri, lo scrittore Corrado Fortuna e il parlamentare Tommaso Currò, pentastellato a rischio espulsione dal partito sin dalla sua elezione. Perfino la prefazione vanta un nome eccellente: la firma il giornalista Fulvio Abbate.

«A materiale raccolto, io, Alessio Arconzo e Attilio Tomaselli, che sono gli altri due curatori del libro, abbiamo iniziato a tenere i contatti con le case editrici, a sistemare le illustrazioni e impaginare. Nel frattempo, ci siamo chiesti che forma dovessimo dare al gruppo, numerosissimo, di persone che hanno contribuito: dopo un sondaggio, fatto su Facebook anche quello, abbiamo deciso di costituire un collettivo, un po’ come Spinoza o i Wu Ming». L’anacaprina, dal nome delle questioni insignificanti sommate a un errore di grammatica. «Abbiamo pensato che questa collaborazione così proficua potesse anche non concludersi nel tempo – dice Luca Salici – Ci siamo dati una possibilità per il futuro, insomma». Nel frattempo, l’augurio è che il primo lavoro possa andare bene: «Ci siamo attivati come ufficio stampa, qualcuno gestisce la pagina Facebook, qualcun altro il profilo Twitter, altri ancora riempiono di contenuti il nostro sito». Tutto per una giusta causa: «L’ebook non costa neanche cinque euro, e il ricavato sarà interamente devoluto a sostegno degli alluvionati di Genova».

 

[Foto di Attilio Tomaselli]


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