La Vucciria crolla? E noi vogliamo un acquario al posto del mercato ittico. L’ “I have a dream” di Confindustria

E SICCOME CI PIACE SOGNARE, ECCO UNA BELLA FUNIVIA CON MONTE PELLEGRINO. MA SI’, ESORCIZZIAMO LE STRADE TUTTE BUCHI, L’IMMONDIZIA CHE RISTAGNA E IL CENTRO STORICO CHE CADE A PEZZI

La Palermo di oggi è brutta: le strade tutte sfasciate, i Teatri chiusi, l’immondizia per le vie della città una settimana sì e l’altra pure, la Vucciria che cade a pezzi e i negozi del Centro storico che chiudono perché la gente, a furia di pagare Imu, Irpef, Tarsu, Tares, Irap e via continuando riesce a malapena a mettere d’accordo il pranzo con la cena.

In questo scenario non ci resta che sognare. E in questi ci viene incontro Confindustria Palermo, che propone la realizzazione di un bell’acquario. Per rilanciare turismo ed economia. 

La proposta viene presa sul serio dalla vice presidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta: “L’idea di Confindustria, tra l’altro – dice Nadia Spallitta – propone di incentivare anche profili scientifici museali, ma anche educativi, oltre che economici che la creazione di un acquario può comportare, con un indotto non indifferente nel campo della ricerca e dell’occupazione”.

“La grande opera sarebbe realizzata in project financing – dice ancora Spallitta – ma auspico che si possa trovare una soluzione che consenta al Comune di essere partner del progetto e quindi partecipare agli utili che, secondo i dati di Confindustria, possono scaturire dalla realizzazione del progetto. La questione principale riguarda la localizzazione dell’acquario, quindi,l’impatto urbanistico e sociale dell’intervento”.

“Sono state prospettate due ipotesi – continua la vice presidente del Consiglio comunale di Palermo -: una alla Cala al posto dall’edificio che, oggi, ospita il il mercato ittico, sede naturale di una infrastruttura connessa con la vita del mare, che consentirebbe la realizzazione di una funivia di collegamento con Monte Pellegrino”.

L’opera verrebbe inserita “in un percorso forse più accessibile e suggestivo – aggiunge Nadia Spallitta – e in un contesto di coinvolgimento turistico dell’intero Centro storico (ammesso che rimanga in piedi ndr). L’altra localizzazione proposta lungo la costa della Bandita, a mio avviso, implica un diverso impatto ambientale e territoriale, per molti aspetti più invasivo e probabilmente un intervento economico pubblico non indifferente, anche se potrebbe essere l’avvio di un processo di riqualificazione e nuovo sviluppo per questa parte del territorio cittadino”.

“Credo che la scelta debba essere ben ponderata e inserita in una più ampia visione e pianificazione della città – conclude Nadia Spallitta – al fine di evitare grandi investimenti per opere che non diano poi i risultati sperati per l’assenza delle opportune infrastrutture a servizio dell’acquario. Cosa che, ad esempio, potrebbe accadere alla Bandita se non dovessero reperirsi fondi pubblici occorrenti”.

Ma sì, ragazzi, un po’ di sogno ci vuole. Perché se pensiamo solo al muro di Piazza del Garraffello, alla Vucciria – l’ultima trovata della funambolica assessore Agata Bazzi – ci viene la depressione…


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