Possedere il terrazzino sul mare più famoso d’Italia e non poterselo godere. È il destino di Pietro Di Quattro, proprietario della casa del commissario Montalbano, a Punta Secca, frazione di Santa Croce Camerina. «Dal punto di vista affettivo un po’ mi dispiace, perché qui sono nato e cresciuto, ma poi subentra il piacere di vedere che è diventata un’attività economica che rilancia il nostro territorio e dà una bella immagine della nostra terra».
Oggi, quando non è adibito a set della fiction, l’appartamento viene dato in affitto e diventa un ricercato bed and breakfast, quasi sempre pieno grazie alla popolarità del sito e alla gentilezza dei gestori. Tutto cambia con l’arrivo della produzione che ricrea la casa di Montalbano così come la conoscono milioni di telespettatori in tutto il mondo: con il divano bianco, il letto matrimoniale sotto la finestra che si affaccia sul terrazzino, set di memorabili mangiate estive. Anche il colore degli infissi passa, ogni volta, da verde a marrone.
«È così da 16 anni – racconta il signor Di Quattro, che ha ereditato l’appartamento dal nonno – è stato un nostro caro amico, il dottor Pasquale Spatola che, incaricato dalla produzione della fiction di trovare la location adatta, venne a chiederci la disponibilità della casa. I miei genitori erano poco propensi a concedere la propria abitazione, ma io, avendo letto le opere di Camilleri, cavalcai con entusiasmo la proposta perché intuii che si trattava di un progetto di grande qualità. Certo, credo che neanche la produzione si immaginasse la rilevanza che avrebbe acquisito il fenomeno Montalbano».
La casa è diventata meta di pellegrinaggio turistico, tappa irrinunciabile per chi compie il tour sui luoghi di Montalbano. «È la terza volta che veniamo qui e la colpa è solo sua», spiega una donna inglese indicando il marito impegnato a scattare foto. Un via vai che non si è fermato neanche nei mesi scorsi, quando sul terrazzino della villetta di Punta Secca piombò l’accusa, poi rivelatasi infondata, di abusivismo.
Al signor Di Quattro, oltre al risvolto economico, restano i ricordi. Come quelli che lo legano all’attore Luca Zingaretti. «Qualche anno fa – racconta – era qui per girare uno spot e in casa, quando non c’erano riprese, viveva ancora mia madre. Fu circondato da una marea di turisti e appena poté scappò via rifugiandosi proprio nell’appartamento. Lì, seduta al tavolo del soggiorno, c’era mia mamma che puliva i fagiolini e lui non disdegnò di aiutarla. Quando arrivai lo trovai seduto con i fagiolini in mano, un’immagine che mi è rimasta impressa con simpatia e affetto».
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