La vendita dell’aeroporto e la continuità territoriale In Consiglio comunale finisce tutto in un calderone

In Consiglio comunale i piani si sono mischiati. È questo, forse, il dato più evidente che emerge dalla seduta straordinaria del senato cittadino di oggi, richiesta da Salvo Di Salvo per parlare della vendita delle quote di maggioranza della Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania Vincenzo Bellini. Così in mezzo alle domande di chiarimento degli eletti è finito anche il tema della continuità territoriale e dei prezzi bloccati per i siciliani. Un tema del tutto diverso, di competenza più ministeriale che consiliare, che però viene messo nel calderone del macro-tema Fontanarossa.

Acclarato che su questo Palazzo degli elefanti può fare poco (sebbene un ordine del giorno a firma Emanuele Nasca del Movimento 5 stelle lo porti al centro del dibattito), è sulla privatizzazione dello scalo che si concentrano gli interventi dei più. Compresi quello dell’amministratore delegato di Sac Nico Torrisi, dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e del sindaco di Catania Salvo Pogliese. Ad assistere, tra i banchi dell’amministrazione, anche Pietro Agen, presidente della Camera di commercio del Sud-Est e azionista di maggioranza della Società aeroporto di Catania. 

Il tema è il tempo. La rapidità con la quale l’assemblea dei soci di Sac si sta occupando di mettere in piedi le procedure per liberarsi della maggioranza delle quote. Milioni e milioni di euro che permetterebbero il risanamento delle casse di molti degli enti che partecipano la società. Ad ammetterlo apertamente è il primo cittadino, nelle vesti di sindaco metropolitano. «Chiuderemo il bilancio della ex provincia – dice in aula – con circa 50 milioni di euro di disavanzo. La vendita della metà delle quote della Città metropolitana ci porterebbe in cassa 60 milioni di euro». A fronte dei 10,5 milioni di euro che era costato alla provincia di Catania comprare parte dello scalo etneo.

«Realizzeremmo una plusvalenza di quasi 50 milioni di euro, che avremo la possibilità di reinvestire sul territorio», sottolinea Pogliese. Nei fatti, però, chi non parla è anche colui al quale ci si riferisce: da più parti è stato evidenziato che sarebbe la super-Camera guidata da Pietro Agen, per ovvi motivi di percentuali, a guadagnare di più dalla vendita. E a potere riempire il vuoto del fondo pensioni. «Questa velocità è irragionevole – attacca Salvo Di Salvo – Vorrei ricordare le dichiarazioni dello stesso presidente Agen contro la privatizzazione, nel 2013. E dello stesso Pogliese da deputato regionale». «Parlavamo della quotazione in borsa – lo corregge il sindaco – Questa è una cosa diversa».

Tecnicamente è «trade sale», spiega Nico Torrisi di Sac, prima di ribadire l’impegno di «trasparenza» della società. Un metodo chiesto a gran voce durante tutti i discorsi in aula. Compreso quello dell’ex sindaco Enzo Bianco, che sull’«obbligo di informare la cittadinanza e scegliere il partner privato migliore possibile» arriva addirittura ad alzare la voce. Il Comune di Catania, a ogni modo, ha deciso mesi fa di non vendere le sue quote di partecipazione e di tenersi, per intero, il due per cento che gli tocca. Con la conseguente ridistribuzione degli utili (nel primo semestre del 2019 il 64 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2018, sottolinea Torrisi) alla fine dell’anno.

Chi sembra tenere un piede dentro e l’altro fuori, invece, è la Regione Siciliana. Falcone, del resto, non manca di ricordare come Palermo non entri nelle vicende aeroportuali solo per l’Irsap, ma anche per il Libero consorzio di Siracusa, sotto commissariamento. «Abbiamo dato mandato di proseguire, ma con riserva – sottolinea Marco Falcone – Significa che ci riserviamo di verificare, alla fine, l’operato degli advisor». Quello finanziario, quello legale e quello tecnico che saranno selezionati per scegliere la migliore formula di vendita delle quote. «Ci deve essere chiaro, intanto, quanto i privati investiranno. La Regione mette sull’aeroporto di Catania, in vari progetti, 250 milioni di euro. Ci vorranno anni, ma vogliamo il meglio per un aeroporto tra i più importanti d’Italia».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]