Si chiama Sposta la linea e nelle intenzioni è un movimento di «formazione e informazione politica» fondato da Antonio Ferrante, ex presidente della direzione siciliana del Partito Democratico, che a margine della comunicazione di un evento divulgativo sui quesiti del referendum dei prossimi 8 e 9 giugno su lavoro e ottenimento della cittadinanza, ha rivelato […]
La Vardera punta ai delusi del Pd, al via la scuola politica con l’ex Ferrante. «Siamo l’unico voto di protesta»
Si chiama Sposta la linea e nelle intenzioni è un movimento di «formazione e informazione politica» fondato da Antonio Ferrante, ex presidente della direzione siciliana del Partito Democratico, che a margine della comunicazione di un evento divulgativo sui quesiti del referendum dei prossimi 8 e 9 giugno su lavoro e ottenimento della cittadinanza, ha rivelato che in estate ci sarà «una due giorni di formazione politica» organizzata con Controcorrente, il movimento di Ismaele La Vardera. Un asse trasversale, ma neanche troppo, come conferma a MeridioNews lo stesso La Vardera.
«Guardiamo con attenzione ai delusi del Pd – spiega il deputato – In tanti negli anni non si sono ritrovati nella linea del partito e Ferrante è uno di questi. E tanti di loro possono rivedersi in noi, un partito che fa opposizione seria al governo Schifani senza secondi fini. Possiamo dire che siamo l’unico voto di protesta in Sicilia. Quanto meno non vedo altre forze giovani, che si oppongono, che portano avanti le loro battaglie su tutti i fronti». E riguardo al progetto insieme a Sposta la linea: «È nostra intenzione creare una scuola politica, soprattutto per i giovani, una vera e propria scuola di formazione». Intenzione che è propria anche di Ferrante: «Nasce come spazio di formazione, informazione e protagonismo per le nostre e i nostri ragazzi, a partire dai fondatori, giovani professionisti, ricercatori, studenti e lavoratori che meritano quell’occasione che ad oggi non è stata loro concessa. Partiremo spiegando l’importanza di votare per i prossimi referendum e saremo parte attiva nella campagna».
Tra i relatori del primo incontro, previsto per l’11 aprile a Palermo, c’è anche Alfio Mannino, segretario generale della Cgil siciliana, sindacato che è tra i principali promotori del referendum, una delle figure più contese dal punto di vista politico dall’alveo della sinistra dell’Isola. Mannino tuttavia preferisce smarcarsi dalle etichette. «Sarò presente per spiegare l’importanza di andare a votare per questo referendum, non per un’affiliazione partitica – spiega a MeridioNews – Si tratta di un referendum che abbiamo voluto fortemente e che condividiamo con tantissime realtà che si sono affiancate in questa battaglia: Arci, la comunità di Sant’Egidio, Legambiente, Wwf, Acli, e altre associazioni. Abbiamo esteso l’invito anche alle forze politiche che condividono questo percorso ricevendo, quanto meno sul piano orale, l’adesione di tutte le forze del centrosinistra, anche se non voglio sbilanciarmi su questo punto». Intanto La Vardera, che ha incassato i primi consiglieri comunali in giro per l’Isola e ha aperto diversi circoli, ha già intenzione di commissionare un sondaggio per capire il primo impatto di Controcorrente sull’elettorato. Insomma, tanto a destra quanto a sinistra sono partite le strategie di posizionamento in vista delle prossime Regionali.